Solidarietà ai tempi dell'emergenza Coronavirus: la storia arriva da Città di Castello
Coniugi, titolari di un’azienda manifatturiera, al lavoro per realizzare presidi sanitari da donare
“Un giorno e mezzo alla settimana lavoreremo per la beneficenza, con forniture che saranno inviate gratuitamente fino al termine dell’emergenza”. Iniziativa più che lodevole messa in piedi dalla ditta Anastasis srl di Città di Castello; impresa artigiana nata nel 1999 da un’idea di Manuela Poderini e Marcello Marini. “In queste settimane sono già stati consegnati presidi sanitari ai carabinieri di San Giustino, alla Croce Rossa di Città di Castello e a tante altre realtà: in ultimo, ma solo in ordine temporale, cinquecento gambali e settanta cuffie per gli operatori sanitari dell’ospedale tifernate. Siamo al lavoro sette giorni su sette per dare una mano concreta a chi oggi si trova in “trincea – spiegano i due coniugi imprenditori - per 20 anni siamo stati una manifattura tessile specializzata nella produzione di shopper e di borse, in tessuto o tnt. L'avvento del coronavirus ci ha indotto ad iniziare la produzione di mascherine, gambali e altri articoli purtroppo necessari in questo periodo. Allo stesso tempo, poi, presso il Politecnico di Milano abbiamo avviato tutto l’iter per la certificazione delle mascherine che produciamo. In questo triste momento, noi crediamo che le imprese debbano fare la loro parte e noi cerchiamo di fare del nostro meglio: quindi, stiamo donando alle varie istituzioni prodotti di nostra produzione, ospedale in primo luogo”. Anastasis srl di Città di Castello non è un’azienda fasonista, cioè che produce per conto terzi, ma è una manifattura con marchio proprio che vende borse e shopper di proprio design in tutta Italia. E Marini ricorda un po’ la storia di Anastasis. “E’ nata a seguito della chiusura di uno stabilimento di Città di Castello, dove mia moglie Manuela lavorava: le prime dipendenti furono proprio le colleghe di lavoro. E' nostra volontà – concludono Manuela Poderini e Marcello Marini - proseguire con le "opere buone" nei confronti di queste straordinarie persone che lavorano per tutta la comunità in difficoltà: certa è una cosa, noi proseguiremo con queste donazioni per tutte le settimane, speriamo poche, che la pandemia perdurerà”.
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