Coronavirus, 600 mila persone in isolamento a Henan
In Cina si teme una seconda ondata di contagi
Riaffiora la paura del contagio da coronavirus, su base locale, in Cina. Un'area della provincia cinese dello Henan, dove vivono circa 600 mila persone, è stata sottoposta a misure di isolamento per il timore di una seconda ondata di contagi. Lo hanno annunciato le autorità locali dal loro account sui social media cinesi.
Lo Henan si trova immediatamente a nord della provincia da cui si è diffusa l'epidemia, lo Hubei, con cui confina, e attualmente conta circa una decina di contagi. In base alle nuove normative i residenti della zona devono avere permessi speciali per potere uscire di casa, anche per andare a lavorare, sottoporsi al controllo della temperatura e indossare maschere facciali. Secondo quanto riferisce il South China Morning Post, che cita un funzionario locale dei trasporti a conferma delle misure restrittive messe in atto, inoltre, tutte le aziende sono state chiuse, a eccezione delle utilities, di quelle che producono materiale sanitario, dei gruppi di logistica e delle aziende di produzione di alimentari. Restano aperti i supermercati, le farmacie, le stazioni di rifornimento e gli hotel. Una residente locale citata dal quotidiano di Hong Kong ha riferito che le autorità locali hanno avvertito di fare scorta di generi di prima necessità e che, con le nuove misure, sarebbe stato permesso a un solo membro di ogni nucleo familiare di uscire di casa per fare la spesa. Nella contea di Jia si sono registrati tre casi di infezione nella giornata di domenica, tra cui un medico dell'ospedale locale, che avrebbe trasmesso il coronavirus a due suoi colleghi, entrambi risultati postivi al test.
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