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Coronavirus, la Protezione Civile: rallentano i nuovi contagi e scende il numero delle vittime

Iss: è iniziata la discesa, cominciare a pensare alla fase 2

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Rallenta il numero dei nuovi contagi in Italia e, quel che forse più conta, quello dei decessi. Oggi i nuovi casi sono 4.316, 489 in meno di ieri. Non è una inversione a U ma sicuramente un primo cambio di passo dopo la stasi con qualche risalita degli ultimi cinque giorni. E per la prima volta il trend di crescita scende a 3,5%. La lista dei morti si allunga di altre 525 vittime per un totale di 15.887, ma di morti ieri se ne contavano 681 e solo a fine marzo si superavano le 800 vittime in un giorno. Resta più o meno stabile il numero delle persone che in questo momento convivono con il virus, oggi sono 2.972 in più, dato leggermente in crescita rispetto a 24 ore fa. Ma per la prima volta scende il numero delle persone ricoverate nei reparti Covid, 61 in meno di ieri e scendono per il secondo giorno consecutivo i ricoverati in terapia intensiva, oggi 17 meno di ieri. Continuano invece a salire i numeri di chi positivo, ma senza o con pochi sintomi, è in isolamento domestico. Condizione che secondo gli epidemiologi facilita la diffusione dei contagi prima all’interno della famiglia e poi al suo esterno. Tutto questo mentre anche la Toscana segue l’esempio della Lombardia ordinando a partire da domani mascherine o foulard obbligatori per tutti coloro che escano da casa, il dipartimento di pubblica sicurezza sta mettendo a punto in queste ore il piano di controlli a tappeto per il ponte pasquale, istutuendo veri e propri check point in prossimità delle aree di servizio delle autostrade e sulle principali strade provinciali e statali, battute solitamente da chi va in gita al mare, sui monti o in campagna. In discesa il numero dei nuovi casi in Lombardia, 1.337 oggi, 261 in meno di ieri. E questo mentre si allenta ancora la pressione sulle terapie intensive, dove si liberano oggi altri 9 letti. Scendono i casi nel Lazio, i nuovi contagi erano 157 ieri si attestano a 123, con un trend di crescita che per la prima volta non valica la soglia del 3%. Anche a Roma le cose vanno sempre meglio, con i nuovi casi che scendono da 45 a 36. Buone nuove che spingono però l’assessore alla sanità laziale, Alessio D’Amato, ad esortare tutti “a non mollare”. Avviso lanciato soprattutto chi dovesse equivocare, leggendo nei dati incoraggianti un via libera alle scampagnate di Pasqua o del successivo ponte del 25 aprile.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
05/04/2020 20:01:24


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