Sport Mondiale Calcio (Mondiale)
Calcio, 5 sostituzioni ultima novità
Le regole cambiano ad un ritmo mai visto e con loro tattica e strategie
Le regole del calcio possono cambiare e, ultimamente, lo stanno facendo con un’accelerazione mai vista prima. L’IFAB si muove e gli effetti sono “rivoluzionari” visto che gli anni 2000, in particolar modo l’ultimo quinquennio, sono ricchi di curve e aggiornamenti che intrecciano tecnologia e tattica. L’IFAB decide ogni modifica alla disciplina calcistica con i trequarti dei consensi dei suoi 8 membri: 4 designati dalla Fifa, altrettanti dalle quattro federazioni britanniche, uno in rappresentanza di ognuna di esse (Scozia, Galles, Inghilterra e Irlanda del Nord). Come detto effetti tecnologici e tattici si inseguono ed il pallone mondiale ne esce rimodellato.
Negli anni ‘90 i cambiamenti ruotavano, di fatto, attorno al numero delle sostituzioni possibili (prima due, poi tre compreso il portiere, poi tre “libere”). Dal 2016, lo scatto. Così accade che, quattro anni fa e nel giro di due mesi esatti, il calcio vada incontro a due scossoni impensabili nelle ore delle divisioni e dei veleni. Primo: il pomeriggio della Befana, a Simone Pepe, ex juventino e nell’occasione attaccante del Chievo, venga convalidato dal sistema «gol-non gol» la rete del 3 a 3 nella sfida di campionato al Bentegodi contro la Roma, prima volta assoluta di un gol concesso grazie all’ausilio delle telecamere sulla linea di porta. Secondo: il 5 marzo arriva il via libera dell’IFAB all’introduzione in forma sperimentale della moviola in campo, secondo un rigido protocollo e con l’Italia in prima fila per la Fase-1 insieme a Germania, Olanda, Portogallo, Stati Uniti, Brasile ed Australia.
Se all’inizio del 2016 le novità si rivolgevano ad aspetti tecnologici, quanto accaduto nell’ultimo anno avrà un’incidenza sulla stessa natura tattica del gioco. Da questa stagione, poi interrotta, la nuova regola sul calcio di rinvio può avere un’influenza significativa sullo stile della manovra delle squadre nei prossimi anni. Il nuovo regolamento prevede infatti che il pallone sia in gioco nel momento in cui viene calciato e si muove chiaramente: non è necessario aspettare l’uscita dall’area, un difensore può giocarlo prima e l’attaccante può provare a recuperarlo non appena il pallone si è mosso. Le squadre che già puntavano forte sulla costruzione dal basso avranno un’arma in più per attirare la pressione e allungare l’avversario di turno, che inevitabilmente avrà più campo da coprire. E l’ultima scelta dell’IFAB, stavolta dettata dalla necessità, si mette in scia perché poter fare fino a 5 sostituzioni dà agli allenatori un’ulteriore arma tattica. Cinque cambi nei 90’ dentro tre slot è una misura temporanea (durerà fino al 31 dicembre, anche se non è eslusa una proroga fino al luglio 2021) dettata dall’esigenza di concedere un po’ di fiato a quelle squadre che, se richiamate in campo, si troveranno ad affrontare calendari senza sosta: partite ogni tre giorni e a temperature elevate. E cinque cambi nei 90’ potrebbero dare una spinta in più a quegli organici ampi o dare un po’ di energia a quelle squadre aggressivi che vivono sull’intensità dei propri interpreti. L’IFAB cambia e, giocoforza, abbandona quell’immobilismo che l’aveva caratterizzata dal momento della sua nascita nel 1886.
Commenta per primo.