Il “Tappeto dei Ricordi” sta riscuotendo un grande successo: il Covid-19 sotto il tappeto

Partendo da Sansepolcro, toccando il Comune di Nettuno vicino Roma per arrivare addirittura a Tel Aviv. Il “Tappeto dei Ricordi” sta davvero riscuotendo un grande successo e quadrato dopo quadrato, la stoffa sta diventando sempre più grande tanto da essere quasi a metà dell’obiettivo prefissato. Ovvero, coprire i 643 metri di via XX Settembre: questa la distanza che separa l’arco di Porta Fiorentina dalle colonne di Porta Romana. L’idea è stata della biturgense Vania Raspini ed è nata in questi lunghi e interminabili giorni di quarantena legati all’emergenza sanitaria del Coronavirus. Un progetto che gode del patrocinio del Comune di Sansepolcro e quello di Nettuno vicino Roma, con il supporto del quotidiano online Saturno Notizie e dell’associazione dei Commercianti del Centro Storico. Ognuno è chiamato a cucire un quadrato con il lato di 30 centimetri: questo può essere fatto utilizzando lana, può essere ricamato, stampato e anche dipinto. L’aspetto importante sono le misure: ovvero, i famosi 30 centimetri e che l’ultimo giro sia o in bianco o in nero; i colori di Sansepolcro. Tanti quadrati sono già arrivati e cuciti tra loro, altri aspettano solo di essere cuciti: l’impegno è sicuramente tanto, seppure l’obiettivo è comune. Ovvero, stendere il tappeto nel cuore di Sansepolcro mettendo sotto – chiaramente in senso metaforico – questo maledetto virus che oggi rischia di mettere in ginocchio l’economia. C’è tempo tutta l’estate per consegnare il proprio quadrato, con una grande festa programmata – chiaramente incrociando le dita e salvo imprevisti – tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre seppure non c’è ancora una data precisa. È nata pure una pagina Facebook ufficiale dell’evento, oltre che esser stato coniato un hashtag, #ilborgononmolla. Insomma, quello che arriva da Sansepolcro è senza dubbio un bel messaggio di coesione: tante associazioni hanno aderito, così come privati cittadini e non solo. Una volta raggiunto l’obiettivo dei 643 metri, l’intenzione è quella di riconvertire il tappeto in qualcosa di utile; ovvero, tagliarlo per realizzare delle coperte da poter donare poi alle case di riposo dell’intera Valtiberina. Sansepolcro, a questo punto, attende solo di poter far festa.