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Si dimette la renziana Baffi dalla Commissione di Inchiesta della Regione Lombardia

Era stata eletta, non senza polemiche, il 26 maggio scorso

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Era stata eletta il 26 maggio scorso non senza polemiche. Ma oggi Patrizia Baffi, la renziana che era stata nominata presidente della Commissione d’Inchiesta regionale sull’emergenza Covid19, si è dimessa, nonostante avesse ripetuto per giorni che non lo avrebbe fatto. “Poiché credo fermamente nell'importanza della Commissione d'Inchiesta, che avrà il compito di fare chiarezza sull'emergenza sanitaria che ha tanto segnato la nostra regione e le nostre vite e che dovrà anche portare all'avvio di un percorso di revisione della riforma sanitaria regionale, per sanare le carenze del sistema e superare le debolezze che sono emerse in questi mesi, con la presente rassegno le mie dimissioni dalla carica di Presidente a far data da oggi, nella speranza che ciò possa contribuire a ristabilire un clima favorevole allo svolgimento dell'importante lavoro che ci aspetta”, ha scritto la consigliera di Italia Viva in una lettera che ha consegnato nel pomeriggio al presidente del Consiglio Regionale lombardo, Alessandro Fermi.

Lo scorso venerdì si erano dimessi dalla Commissione i componenti del Partito Democratico (Jacopo Scandella, Gian Antonio Girelli e Carmela Rozza) e nel pomeriggio sono arrivate anche quelle del Movimento 5 Stelle. La polemica intorno all’elezione della consigliera di Codogno – la città simbolo dell’emergenza coronavirus in Lombardia – era sorta perché la Baffi era stata eletta con i voti della maggioranza (Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia) e non con quelli della minoranza, come sarebbe dovuto essere secondo Statuto. E nella sua lettera di dimissioni, la presidente dimissionaria precisa che “per il buon esito dei lavori della Commissione d'inchiesta ritengo fondamentale la partecipazione e il contributo diretto di tutti i rappresentanti delle minoranze, senza i quali non ha nemmeno senso avviare e far partire la Commissione”. Anche la segretaria della commissione, la consigliera dei Lombardi Civici Europeisti Elisabetta Strada ha scelto di dimettersi e in una nota ha spiegato che “preso atto che i lavori della commissione di inchiesta Covid19 con questa modalità non possono partire, per responsabilità istituzionale – e convinta dell'importanza del lavoro della Commissione stessa e del mio ruolo – nello stile civico che rappresento, metto a disposizione il mio ruolo nell'Ufficio di Presidenza della Commissione stessa, sperando che questo gesto sblocchi la situazione di stallo in cui ci troviamo”.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
05/06/2020 22:04:40


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