Il piano Colao per il rilancio dell'Italia
Smart working, rinnovo dei contratti e accesso alla liquidità per le imprese in crisi
Il piano per la ripartenza preparato dalla task force di Vittorio Colao (nella foto) è ora nelle mani di Giuseppe Conte. Nel corso di una video conferenza durata circa mezz’ora, Colao ha esposto al premier le 121 pagine di obiettivi e proposte redatte dal comitato di esperti, divise in sei grandi aree di intervento: Imprese e lavoro; Infrastrutture e ambiente; Turismo, arte e cultura; Pubblica amministrazione; Istruzione, ricerca e competenze; Individui e famiglie. Si propone, come chiesto da imprenditori e rappresentanti di categorie nelle ultime settimane, di derogare alle responsabilità penali dei datori di lavoro se un dipendente si ammala di coronavirus e di «introdurre una defiscalizzazione temporanea delle maggiorazioni previste» per le indennità di turni aggiuntivi, straordinari, lavoro festivo e notturno, sopraggiunte per far fronte agli obblighi di sicurezza o per recuperare la produzione persa in questi mesi di lockdown. E poi un impianto etico da dare allo smartworking, ma anche un aiuto defiscalizzando alcuni oneri per i datori di lavoro e una deroga al decreto Diginità che permetta di rinnovare i contratti a tempo determinato almeno fino alla fine del 2020. E ancora, i voucher per la banda larga alle famiglie meno abbienti, la possibilità di rinegoziare gli affitti commerciali, gli asili nido da potenziare e la creazione di poli universitari di eccellenza.
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