Bonomi: "Con i 450 miliardi dell’Ue possiamo rilanciare il Paese"
Il numero uno di Confindustria: "Dobbiamo ristrutturare la macchina pubblica"
“I rapporti sono stati e sono buoni, credo di poter affermare che c'è stima reciproca. Poi Confindustria ha possibilità e il dovere di fare critiche costruttive e di fare proposte che abbiamo sempre fatto". Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, intervistato dal Tg5 esordisce così. Da giorni le sue rampogne contro il governo si susseguono senza soluzione di continuità. L’accusa: fare troppo poco per l’economia messa in ginocchio da tre mesi di stop, fare troppo poco per il motore dell’economia, ovvero le imprese. E dire che le risorse ci sarebbero, continua Bonomi. “Abbiamo un'occasione storica, con tutti gli interventi che l'Europa sta mettendo a disposizione del nostro paese compreso il recovery fund, se sarà nella misura attesa, parliamo di qualcosa come il 25% del Pil italiano, 450 miliardi. Possiamo veramente rilanciare il paese in un momento drammatico, possiamo riformare e cambiare il Paese. Dobbiamo farlo tutti insieme, assumendoci ognuno le responsabilità del caso. Ovvio che sta alla politica decidere: ma dobbiamo cambiare le infrastrutture dello stato perché così non funziona, non può andare avanti”. E la stoccata tipica delle imprese contro il pubblico: “Qualsiasi disponibilità finanziaria abbiamo, se non cambia la capacità dello stato di scaricare a terra gli interventi, non andremo da nessuna parte”.
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