Libia, Ambasciatore Tarhouni: “Di Maio a Tripoli per raggiungere un'intesa sui migranti”
«Nessuna cooperazione senza supporto italiano»
«Il motivo prioritario della visita del ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Tripoli è giungere a una nuova intesa sulla questione migranti». E’ perentorio l’ambasciatore di Libia a Roma, Omar Abdelsalam al Tarhouni, quando gli chiediamo quale sia l’agenda sulla quale vertono gli incontri del titolare della Farnesina in relazione alla sua missione lampo nella capitale del Paese nordafricano. «C'è l'urgenza di risolvere la questione migranti - dice a La Stampa -. La questione sarà affrontata nel dettaglio con il ministro dell'Interno Fathi Bashaga», colui che ha apposto la firma sui decreti di chiusura dei centri di accoglienza e che, anche in questo caso, opporrà a Di Maio la consueta obiezione già mossa in passato: «Non possiamo cooperare senza un sostanziale supporto dell’Italia». «A Tripoli si sta parlando di migranti e ancora migranti”, dice il diplomatico sottolineando come vi sia un senso di urgenza nei colloqui con i rappresentanti del Governo di accordo nazionale (Gna) sostenuto dalle Nazioni Unite, dettato dall’atteso intensificarsi dei traffici di esseri umani dalla Libia all’Italia attraverso l’utilizzo di barconi e barchini. Di Maio, sbarcato a metà mattinata nella capitale, ha visto, assieme al suo omologo Mohamed Siala, dapprima il presidente Fayez al Serraj e successivamente il ministro dell'Interno Fathi Bashaga, per concludere la missione con un pranzo con lo stesso Siala.
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