Coronavirus, contagi in crescita: 523 nuovi casi. “In 9 Regioni indice Rt sopra 1”
Sei morti nelle ultime 24 ore. Solo la Valle d'Aosta non registra positivi
Con il Ferragosto alle porte e gli italiani in giro nei giorni clou delle ferie, suonano come un campanello d'allarme i dati dell'ultimo bollettino del ministero della Salute sul coronavirus e report settimanale realizzato con l'Istituto superiore di sanità. A fronte di 1.470 tamponi in meno, salgono i contagi in Italia: 523 in più rispetto a ieri, quando c'è stata una crescita di 481. Il numero dei casi totali sale così a 252.235. Calano, invece, i morti che passano da 10 a 6 in un giorno, ovvero 35.231 nel complesso. Secondo il monitoraggio, nella settimana dal 3 al 9 agosto, l'indice di contagiosità Rt è pari o superiore a 1 in 9 regioni, ma resta sotto la soglia di allerta a livello nazionale. Sono 225 i nuovi focolai, 925 quelli attivi. Sta di fatto che "l'Italia si trova in una fase epidemiologica di transizione con tendenza ad un progressivo peggioramento". Per Giovanni Rezza, dg Prevenzione del dicastero della Salute, "il numero di casi di Covid-19, rispetto alla scorsa settimana, è in leggero aumento, anche se l'Rt rimane più o meno intorno all'1. Per quanto riguarda i focolai se ne registrano diversi in molte regioni di dimensioni più o meno rilevanti in gran parte dovuti a casi importati dall'estero o anche a persone che rientrano da viaggi effettuati a scopo chi rientra da viaggi per turismo". Ed è la Valle d'Aosta, tornando ai dati di giornata, l'unica regione italiana in cui non si registrano nuovi positivi al Covid-19. Altrove si registra almeno un caso, come in Basilicata. Fra le regioni più colpite nelle ultime 24 ore, spicca il Veneto con 84, seguito dalla Lombardia con 74 e dalla Liguria con 63 casi, di cui 10 da una grigliata nel Savonese. Nuovi lockdown saranno "inevitabili se saremo distratti sulle misure di contenimento", ammonisce il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo. Intanto, mentre si è cercato di correre ai ripari sul fronte dei positivi di rientro dall'estero con l'ordinanza del ministero della Salute che prevede il tampone per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna, i dati clinici non lasciano del tutto tranquilli.
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