Coronavirus, contagi stabili: nelle ultime 24 ore 1.392 positivi
Quattordici vittime, ma continua a salire l’onda lunga dei ricoveri
Con 32mila tamponi più di lunedì, restano stabili i nuovi contagi in Italia che si attestano a quota 1.392, appena 42 più di lunedì Si contano altre 14 vittime (meno tre rispetto a 24 ore fa) ma continua a salire l’onda lunga dei ricoveri: ieri altri 129 nei reparti di medicina, più 7 in terapia intensiva.
Boom di casi nel Lazio, dove i contagi continuano a salire da giorni posizionandosi sui valori peggiori del lockdown. Ieri sono stati 238 i nuovi positivi, dato peggiore d’Italia e in crescita rispetto ai 198 di ieri. Dei casi odierni 141 sono a Roma. Nella regione si registrano anche 4 decessi. Sono invece 119 i nuovi casi in Veneto, dove ieri se ne contavano 103. Ieri si sono registrate anche 3 nuove vittime. Scendono da 243 a 156 i positivi in Campania, che lascia così la maglia nera della regione con più contagiati di giornata.
Su 4.516 tamponi processati per l'infezione da Covid-19 ieri in Puglia sono stati registrati 67 casi positivi, dato in calo rispetto agli 81 di lunedì. Dei nuovi contagi 34 in provincia di Bari, 6 nella Bat, 3 in provincia di Brindisi, 10 in provincia di Foggia, 6 in provincia di Lecce, 7 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.
Tra tamponi obbligatori per chi viene dai Paesi a rischio e babele sui certificati sanitari per bambini e ragazzi che devono rientrare a scuola dopo un’assenza per malattia a semplificare un bel po’ le cose dovrebbero arrivare a breve i test salivari rapidi. Ad annunciarne la prossima approvazione è il vice ministro della Salute, Pierpaolo Sileri. «Auspico che i test salivari siano utilizzabili entro fine mese in maniera diffusa in tutta Italia. Non conosco la cifra esatta del costo, ma credo che andando avanti saranno sempre più bassi, così come è stato per i tamponi». «I test salivari - ha aggiunto - possono consentire diagnosi veloci ed affidabili. Sicuramente il tampone è il più affidabile, ma è anche più invasivo e meno rapido».
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