Navalny dimesso dall'ospedale. I medici: “Possibile un completo recupero”
L'oppositore russo era ricoverato dal 22 agosto a Berlino per un probabile avvelenamento
Aleksey Navalny è stato dimesso dalla clinica Charité di Berlino. Dopo aver trascorso oltre un mese in ospedale per un probabile avvelenamento che ha fatto temere seriamente per la sua vita, il principale avversario politico di Putin ha potuto lasciare la clinica e spera di poter pian piano tornare alla vita di prima. Il prestigioso ospedale berlinese ha annunciato che, “in base ai progressi e alle attuali condizioni del paziente, i medici ritengono possibile una piena guarigione", ma ha allo stesso tempo sottolineato che “è ancora troppo presto per valutare i potenziali effetti a lungo termine del grave avvelenamento”.
“Fisioterapia ogni giorno”
Navalny è insomma sulla giusta strada, ma non è ancora terminato il percorso verso la guarigione dopo il sospetto avvelenamento per il quale alcuni osservatori puntano il dito contro il Cremlino. A spiegarlo è stato lo stesso dissidente con un lungo post su Instagram e una foto che lo ritrae sulla panchina di un parco: la prima all’aperto dopo il malore. Nell’immagine Navalny appare stanco, provato. “I piani - scrive - sono semplici per ora: fisioterapista ogni giorno. Probabilmente un centro di riabilitazione. Stare su una gamba sola. Riacquistare il pieno controllo delle dita. Mantenere l’equilibrio”. Il trascinatore delle proteste anti-Putin racconta di non riuscire a lanciare la palla con la mano sinistra. “Posso addirittura prenderla, ma lanciarla no. Il cervello semplicemente non vuole fare questo movimento”.
Commenta per primo.