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Arrivano i cuochi contadini di Coldiretti con una nuova visione del cibo

Al mattino raccolgono i prodotti nel campo e dopo preparano i piatti per gli ospiti dell’agriturismo

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“Non pretendiamo che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi può essere una grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi”, inizia così la celebre frase di A. Einstein dalla quale Coldiretti Arezzo ha preso spunto per commentare la finale del Corso Cuoco Contadino school: dall’orto alla tavola, ma di cosa si tratta?

Facciamo un passo indietro, lo scorso marzo a poche ore dal primo lockdown, Terranostra l’Agriturismo Campagna Amica Arezzo si era riunita in un convegno dedicato alla distintività dell’Agriturismo con oltre 150 operatori del settore, in quell’occasione era partita la prima formazione a livello provinciale dei nuovi Cuochi contadini alla presenza delle istituzioni e della struttura nazionale, regionale oltre che territoriale.

Adesso, nel giorno in cui la Toscana e quindi anche la provincia di Arezzo entra in zona arancione  e con tutte le difficoltà che questo significa per le imprese agricole, ad 8 mesi di distanza dal suo inizio, sfruttando le potenzialità della rete, l’Associazione Terranostra che promuove gli agriturismi di Campagna Amica, ha portato a termine grazie al sistema di videoconferenze il percorso formativo, diplomando 20 operatori agrituristici con tanto di consegna del diploma, delle divise e applausi finali nonostante le distanze perché come recita il continuo della frase del celebre fisico “La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato”.

“Abbiamo terminato la scuola – afferma Marco Masala, Presidente di Terranostra Arezzo –la nuova ondata di contagi e la situazione epidemiologica attuale,  ci hanno costretto ad annullare il gran finale in presenza, non ci siamo scoraggiati e abbiamo vissuto le ultime due lezioni attraverso l’utilizzo di una piattaforma online, questo ci ha permesso tra le altre cose, di promuovere come Coldiretti Arezzo, il metodo che probabilmente sarà utilizzato a livello nazionale, per tutti gli altri corsi dedicati agli agriturismi in giro per la nostra penisola, ecco perché i mezzi giustificano i fini, in questo momento, per le nostre aziende, terminare il corso ha un valore aggiunto, non solo un punto di arrivo ma di partenza che attesta ancora di più il valore del cibo. Siamo pronti a trovare soluzioni concrete – spiga Masala – continuiamo la nostra battaglia #iomangioitaliano rivolgendoci a tutti i cittadini consumatori proprio per dare sostegno concreto alle aziende locali, incoraggiando a scegliere le eccellenze del territorio, valorizziamo la ristorazione contadina con le continue consegne a domicilio, stiamo trovando alternative quotidiane per non interrompere la catena dal campo alla tavola, andando a cucinare nelle case delle persone, stiamo lavorando sui prodotti confezionati sottovuoto, sui pacchi di Natale, continuando a distinguerci, creando soluzioni”.

Il corso ha avuto un approccio multidisciplinare,  in cucina con il Presidente Nazionale di Terranostra Diego Scaramuzza per la parte pratica, sono stati affrontati i temi della comunicazione, partendo dalla ricerca gastronomica, quelli della ruralità e distintività nella preparazione della tavola, sono stati fatti focus sulle tecniche di narrazione e poi ancora lezioni con il nutrizionista, con l’Associazione AIS per gli abbinamenti cibi – vini.

“La nostra agricoltura è distintiva, è ambiente, è tutela del territorio e proprio da queste parole chiave che nasce la figura del Cuoco contadino – commenta Lidia Castellucci Presidente di Coldiretti Arezzo -  i nostri agricoltori sono coloro che al mattino presto vanno a raccogliere i prodotti nel campo e poche ore dopo preparano dei piatti per gli ospiti dell’agriturismo a base delle eccellenze di stagione, questo è un nuovo valore carico di significato. Cerchiamo così di trasformare la visione del cibo, non si pensa alla ricetta ma si parte dal prodotto, della stagionalità, della sostenibilità, dal territorio poi si va in cucina e si riporta a tavola la tradizione, la ricetta della nonna. Abbiamo voluto buttare il cuore oltre l’ostacolo nonostante le difficoltà oggettive anche per le nostre imprese che con la semi chiusura di oggi andranno ulteriormente ad aggravarsi”.

I diplomati arrivano da tutta la provincia e sono titolari o lavorano presso gli agriturismi di Campagna Amica, alcuni fanno già la somministrazione pasti, altri la faranno nei prossimi mesi e poi c’è chi l’agriturismo lo ha appena aperto e che aspetta di vedere i suoi primi ospiti.

“Anche questo è Terranostra, l’Agriturismo di Campagna Amica – si avvia a concludere Marco Masala - saper dare risposte immediate alle aziende che mai come quest’anno si sono trovate difronte ad una crisi senza precedenti e pensiamo che proprio per il periodo che ci stiamo preparando ad affrontare, e con gli agriturismi che hanno subito perdite senza precedenti, e con le nuove misure stringenti dell’ultimo Dpcm e dell’ultima ordinanza, avere uno strumento in più, nuovi stimoli ed una visione diversa sia per le nostre aziende illuminante in questo momento così oscuro sia dal punto di vista economico che sociale – Masala conclude con altre parole della citazioni di Einstein E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno,perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze”.

Redazione
© Riproduzione riservata
11/11/2020 12:44:34


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