Usa, giustiziato un detenuto in Indiana: Trump non rispetta lo stop alle esecuzioni
E’ consuetudine che l’amministrazione uscente eviti le sentenze capitali
Il governo federale americano ha giustiziato un afroamericano - condannato per il sequestro, lo stupro e l'omicidio di un'adolescente in Texas - nonostante la tradizione che vuole che l'amministrazione uscente eviti di eseguire sentenze capitali. Orlando Hall è l'ottavo detenuto federale a essere messo a morte quest'anno, dopo una pausa di 17 anni. Hall è stato ucciso con un'iniezione letale nel carcere federale di Terre Haute, in Indiana, come ha reso noto il dipartimento di Giustizia. Il suo processo era stato macchiato da razzismo, secondo i legali dell'uomo, condannato nel 1995 per aver partecipato al brutale omicidio della 16enne Lisa Rene. L'esecuzione capitale è seguita al respingimento dell'appello dell'ultimo minuto fatto dagli avvocati di Hall alla Corte Suprema: si tratta della prima decisione presa dalla giudice scelta dal presidente Donald Trump, Amy Coney Barrett, che ha votato con i cinque colleghi - su nove totali - conservatori a favore dell'esecuzione.
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