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“Le misure di prevenzione e l’autodisciplina dei tifernati stanno funzionando”

Il sindaco Luciano Bacchetta fa il punto: “Ieri cinque nuovi positivi e 21 guariti”

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“Nella giornata di ieri abbiamo avuto cinque nuovi positivi e ben 21 guariti”. E’ quanto ha dichiarato oggi il sindaco Luciano Bacchetta nell’abituale aggiornamento della situazione dell’emergenza da Covid-19 a Città di Castello. “Il dato ampiamente consolidato e relativamente tranquillizzante delle ultime settimane è di un numero imponente di persone guarite, a fronte di casi di positività in netta diminuzione, anche se con riscontri oscillanti di giorno in giorno e da considerare, comunque, sempre troppi”, ha osservato il primo cittadino, nel richiamare l’attenzione sul fatto che “le misure di contenimento e controllo, insieme all’autodisciplina da parte dei cittadini hanno prodotto un risultato soddisfacente”. “Ora si aprirà un’altra fase nella quale il pericolo del contagio dovrà essere ancora monitorato, ma vedrà forme di controllo e prescrizioni diverse da quelle vissute fino a oggi”, ha evidenziato Bacchetta in riferimento alle prossime decisioni del Governo, “che – ha rilevato – mi pare sia intenzionato, comunque, ad adottare una disciplina molto rigorosa almeno per un certo periodo, soprattutto perché l’arrivo del vaccino in Italia riguarderà all’inizio solo alcune categorie di persone, per cui dovranno essere ancora seguite misure prudenziali e andrà tenuta alta la guardia”. Bacchetta ha quindi dato notizia della “bella iniziativa di Muzi Betti, che ha realizzato una vetrata con videocitofono per consentire un contatto immediato ed efficace tra le persone ricoverate nella struttura e i parenti che andranno a visitarli”. “Come tutti sappiamo il problema della solitudine delle persone anziane, che in periodo di Covid è particolarmente forte, richiede un supporto psicologico costante perché le misure di prevenzione del contagio impediscono purtroppo contatti diretti, specie con persone fragili e in età avanzata come sono gli ospiti della Muzi Betti”, ha rimarcato il sindaco, giudicando “molto intelligente l’accorgimento  adottato presso la nostra residenza sanitaria”. “Facciamo i complimenti alla presidente Andreina Ciubini e al suo staff, perché questa soluzione consente visite in assoluta sicurezza, garantendo le norme prudenziali necessarie quando si entra in contatto con persone anziane”, ha affermato Bacchetta, che ha preannunciato come “quest’anno la tradizionale visita natalizia del vescovo monsignor Domenico Cancian e del sindaco presso la Muzi Betti verrà svolta inevitabilmente in forma diversa e con la partecipazione del maestro Fabio Battistelli, che ringrazio per la collaborazione costante, assolutamente gratuita e molto gradita, che ha offerto nell’emergenza da Covid-19, coinvolgendo tanti musicisti”.  “Per le festività natalizie – ha spiegato il sindaco - abbiamo pensato di utilizzare ancora per Muzi Betti e per altre iniziative l’amore di Fabio per la città e l’amore per Città di Castello degli artisti tifernati”. Nel ringraziare il sindaco e il vescovo, Battistelli ha sottolineato di essere “sempre a disposizione, per l’amore per la mia città e soprattutto perché mi piace coinvolgere i musicisti e portare il linguaggio della musica alla portata di tutti in un periodo così complesso e difficile”. “Sono entusiasta di poter fare questa iniziativa per Muzi Betti, dando un mio piccolo contributo alle persone che purtroppo non potranno avere contatti, né con parenti né con amici, e speriamo di poter organizzare qualche altra iniziativa a Natale per dare sollievo e sostegno a tutta la cittadinanza”. Il sindaco Bacchetta ha colto l’occasione per ribadire che “l’albero di Natale e le luminarie nel centro storico, che quest’anno saranno particolarmente estese e saranno completamente a carico del Comune, verranno accesi, con la partecipazione anche delle scuole di danza, l’8 dicembre per la festa dell’Immacolata, perché a Città di Castello è questa la tradizione”. “A questo proposito – ha puntualizzato il primo cittadino – ringrazio l’amico Graziano Giaccaglia, ex dipendente comunale, che, sempre a titolo gratuito, ci sta aiutando molto per l’organizzazione degli eventi e per l’allestimento dell’illuminazione natalizia del centro storico”.  

La vetrata con citifono alla Asp Muzi Betti è una delle belle storie al tempo del Covid: gli anziani ospiti dellam struttura e i parenti ora si possono vedere e parlare attraverso un citofono, separati da una vetrata, in un angolo in sicurezza. “Chiudere gli ingressi ai parenti, agli amici e ai tifernati che nel fine settimana venivano a farci visita è stata una decisione difficile, ma obbligata: la priorità è stata quella di salvaguardare la salute dei nostri ospiti, particolarmente vulnerabile”, spiega la presidente del consiglio di amministrazione di Muzi Betti Andreina Ciubini. “Ci siamo subito accorti che a loro mancava tantissimo il contatto con i familiari, quindi, oltre alle videochiamate, abbiamo pensato di istallare un interfono davanti a una vetrata, in modo che, oltre al contatto visivo, fosse possibile avere un contatto verbale”. “Gli ospiti ora potranno non solo vedere parenti e amici, che resteranno all'esterno nella zona antistante sotto una grande tettoia, ma potranno vedere e sentire quelle voci care che per troppo tempo erano rimaste nel silenzio”, sottolinea Ciubini nel riferire come “la novità sia stata apprezzata moltissimo da familiari e anziani della struttura”.

Redazione
© Riproduzione riservata
02/12/2020 15:11:36


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