Alla scuola Franchetti di Fighille lezioni di arabo: la Lega chiede spiegazioni
"La formazione degli studenti è una cosa seria e ci sono programmi ministeriali da rispettare"
“Abbiamo appreso dai social e poi approfondito che alla Scuola Primaria ‘Franchetti’ di Fighille, durante la mattinata di giovedì 21 gennaio, una madre si sarebbe improvvisata insegnante e avrebbe impartito lezioni di arabo - hanno reso noto il Vice Segretario della Lega Umbria, On. Riccardo Augusto Marchetti, il Commissario Provinciale per Perugia e referente per Citerna Manuela Puletti e il Consigliere regionale Valerio Mancini - riteniamo doveroso che la scuola relazioni in merito a quanto accaduto. Sembra, infatti, che la donna non sia in possesso di alcuna abilitazione all’insegnamento, e se ciò trovasse conferma, sarebbe al quanto grave per di più in un momento di emergenza sanitaria- hanno rimarcato i leghisti - inoltre vorremmo sapere se i genitori degli alunni siano stati avvertiti anticipatamente di quanto avrebbero fatto i loro figli in classe. La formazione degli studenti è una cosa seria e ci sono programmi ministeriali da rispettare: alla scuola primaria si gettano le fondamenta della cultura dei bambini e ci chiediamo a cosa possa servire loro imparare la lingua araba. Non siamo a denigrare una cultura diversa dalla nostra - hanno sottolineato Marchetti, Puletti e Mancini - ma ci risulta difficile giustificare quanto accaduto: sarebbe stato comprensibile se si fosse trattato di studenti universitari che si preparano ad intraprendere un percorso preciso, come ad esempio nell'intelligence, e che avrebbero pertanto trovato giovamento nel conoscere le fondamenta della cultura araba, ma non è certo questo il caso. L’integrazione tra culture diverse può arricchire i ragazzi - hanno precisato - anche se non tutti sono del nostro parere, visto che in Italia abbiamo dovuto togliere i crocifissi dalle aule degli istituti scolastici poiché ritenuti un’offesa per gli studenti non cattolici. Fare chiarezza su quanto accaduto all’Istituto Franchetti è doveroso nei confronti di tutta la cittadinanza”.
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