Installa nel bosco reti per la cattura di fauna selvatica: "pizzicato" un valdarnese
Sottoposta a sequestro l'attrezzatura e alcuni uccelli da richiamo regolarmente detenuti
Lo scorso 30 marzo il personale del Comando della Polizia Provinciale di Arezzo, a seguito di un’approfondita indagine, ha colto in flagranza di reato un cittadino residente in Valdarno che aveva posizionato delle reti di cattura di fauna selvatica, nello specifico per avifauna migratoria in migrazione pre-nunziale, ovvero durante la possibile nidificazione.
In relazione a questo reato, ovvero “l’uccellagione” sono state sottoposte a sequestro probatorio tali strumenti illegali di cattura e alcuni uccelli da richiamo legalmente detenuti che tuttavia erano funzionali alla commissione di tale grave illecito. Il sequestro è stato successivamente convalidato dal Pubblico Ministero.
Nella flagranza di reato, dopo aver informato il Pm di turno il dottor Marco Dioni, il personale della Polizia Provinciale ha altresì eseguito una perquisizione locale rinvenendo e ponendo sotto sequestro altri mezzi analoghi ed illeciti di cattura. Le indagini sono ancora in corso.
La Polizia Provinciale di Arezzo, anche a seguito di nuove assunzioni e alla profonda riorganizzazione del Corpo intende incrementare il controllo del territorio al fine della prevenzione e repressione degli illeciti amministrativi e penali per le materie di competenza specifica, con particolare riferimento ai crimini di bracconaggio o comunque ambientali che creano un diffuso allarme sociale.
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