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Il dottor Roberto Romizi smentisce Scanzi: "Mi ha chiamato lui per farsi il vaccino"

Il medico di base del giornalista aretino mette le cose in chiaro

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Alla fine il medico di base ha deciso di parlare e di fare chiarezza sul caso che ha coinvolto il giornalista aretino Andrea Scanzi. Il dottor Roberto Romizi ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Non è l'arena destinate ad animare ulteriormente la vicenda nei prossimi giorni. Il programma condotto da Massimo Giletti su La7, dopo aver ricostruito le piroette compiute dal giornalista sulle varie versioni fornite, ha mandato in onda il servizio in cui Romizi ha raccontato la sua versione dei fatti. "È stato lui a contattarmi per dirmi che voleva farsi il vaccino? Questo mi sembra scontato. Mi ha scritto per chiedermi questo, senza voler passare avanti a nessuno", ha dichiarato il medico di base. Che comunque ha precisato di non avere nulla a che fare con i genitori di Scanzi.

Sarebbe stato proprio il giornalista a scrivere al suo medico, chiedendogli dunque di sottoporsi alla somministrazione dell'antidoto a causa della presenza dei genitori fragili. Il dottor Romizi però non ricorda di aver tirato in ballo la questione del caregiver: "Il termine 'caregiver' non mi ricordo che lo abbia usato. Ha detto di avere i genitori fragili, affetti da patologie importanti. Sono il medico solo di Scanzi, i genitori non li conosco". Va ricordato che Scanzi aveva chiesto di non mettere in mezzo la madre e il padre. Peccato però che lo stesso Scanzi, in una diretta sul proprio profilo Facebook, aveva messo le mani avanti: "Nel pieno rispetto delle regole, mi sono messo garbatamente nella lista dei disponibili al vaccino a fine giornata. Per non buttare via nessuna dose altrimenti gettata via. Categoria caregiverfamiliare, essendo figlio unico e avendo entrambi i genitori fragili".

Infine il medico di base del giornalista ha mandato un messaggio su WhatsApp all'inviata di Non è l'arena. Romizi ha tenuto a specificare che il suo ruolo si sarebbe limitato solamente a mettere in contatto Scanzi con la Asl: "Una precisazione per esempio è che il medico di famiglia può solo vaccinare un suo paziente over 80 e non ha nessun potere decisionale sugli altri". Già a fine marzo Scanzi era stato messo all'angolo dal dottor Evaristo Giglio, direttore dell'Asl di Arezzo: "Si è trovata una situazione convincente per cui, avanzando queste due dosi e con lui che da tempo aveva chiesto di essere chiamato come ‘panchinaro’. Prima non era mai stato preso in considerazione, perché per quanto mi riguarda si poteva aspettare anche un altro mese o forse un altro anno".

Notizia e foto tratte da Il Giornale
© Riproduzione riservata
19/04/2021 05:48:24


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