Ricordato a Rigutino Livio Conti, il Patriota della “Osoppo” fucilato dai nazisti il 29 aprile 1945
Erano presenti i cugini di Livio: Adriana e Livia Conti e Donato e Edoardo Lucci
Una cerimonia semplice, rispettosa delle norme sanitarie vigenti, ma molto partecipata e alquanto emozionante quella che si è tenuta la mattina del 25 aprile nel Cimitero di Rigutino, di fronte alla tomba di Livio Conti, il giovane Patriota della Brigata Osoppo, fucilato dai nazisti a San Giorgio di Nogaro (UD) il 29 aprile 1945.
Erano presenti i cugini di Livio: Adriana e Livia Conti e Donato e Edoardo Lucci, commossi per questa riscoperta del loro congiunto.
Hanno partecipato numerosi rappresentanti della comunità aretina in seno al Consiglio Comunale di Arezzo, a cominciare dal Presidente Luca Stella e dai due Vice Presidenti, Carla Borri e Andrea Gallorini. C’erano poi alcuni consiglieri di maggioranza e minoranza: Alessandro Caneschi, Giovanni Donati, Piero Perticai, Luciano Ralli, Valentina Sileno e Renato Viscovo.
Hanno portato il loro omaggio anche il Presidente dell’ANPI Sezione di Arezzo, Gianni Sarrini, il Vice Presidente dell’ANPI Provinciale, Roberto Del Gamba e il Presidente della Sezione aretina dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia, Giuliano Caroti.
Dopo la benedizione della tomba e le preghiere di rito da parte del Parroco di Rigutino, don Luigi Buracchi, ha preso la parola Santino Gallorini che ha tratteggiato la figura di Livio, della sua attività nella Osoppo col nome di battaglia “Cisco”, fino alla sua tragica fine, l’inumazione a Torviscosa e il trasferimento dei suoi resti a Rigutino, nel 1946. Gallorini ha letto anche i messaggi di adesione di Roberto Volpetti, Presidente Associazione Partigiani Osoppo Friuli e di Stefano Mangiavacchi, Presidente Provinciale della Confederazione fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane di Arezzo.
Gustavo Cavallini, a nome del Comitato Rigutinese Ricerche Storico-Culturali - che con le ricerche di Massimo Pulitini ha riscoperto la figura di Livio Conti - ha ringraziato i presenti e letto una commovente “lettera a Livio” scritta dal fratello Roberto, residente in Francia e impossibilitato a partecipare a causa della pandemia.
Commenta per primo.