Il Papa si affaccia al 10° piano del Gemelli per l’Angelus
“Il servizio sanitario gratuito è un bene prezioso, bisogna mantenerlo”
Una settimana dopo il ricovero per l’intervento chirurgico al colon, reso necessario da una «stenosi diverticolare severa con segni di diverticolite sclerosante», il Papa torna a farsi vedere in pubblico. Oggi, domenica 11 luglio, per la preghiera dell'Angelus si affaccia al balcone del 10° piano adiacente all'appartamento dove è ricoverato nel Policlinico Universitario «A. Gemelli». Francesco ringrazia «tutti» per la «vicinanza» e il «sostegno» di questi giorni di degenza. Sottolinea: «Il servizio sanitario gratuito è un bene prezioso, bisogna mantenerlo». Ed evidenzia che «qui ci sono alcuni amici bambini malati... Perché soffrono i bambini è una domanda che tocca il cuore»; bisogna «accompagnarli con la preghiera e pregare per tutti i malati». «Cari fratelli e sorelle, buongiorno!», esordisce il Pontefice, che è «contento di poter mantenere l’appuntamento domenicale dell’Angelus, anche qui dal
Policlinico “Gemelli”. Vi ringrazio tutti: ho sentito la vostra vicinanza e il sostegno delle vostre preghiere. Grazie di cuore!».
Il Vangelo che si legge oggi «narra che i discepoli di Gesù, inviati da Lui, “ungevano con olio molti infermi e li guarivano”. Questo “olio” ci fa pensare anche al sacramento dell’Unzione dei malati, che dà conforto allo spirito e al corpo. Ma questo “olio” è anche l’ascolto, la vicinanza, la premura, la tenerezza di chi si prende cura della persona malata: è come una carezza che fa stare meglio, lenisce il dolore e risolleva». E tutti «abbiamo bisogno prima o poi di questa “unzione” della vicinanza e della tenerezza, e tutti possiamo donarla a qualcun altro, con una visita, una telefonata, una mano tesa a chi ha bisogno di aiuto. Ricordiamo che, nel protocollo del giudizio finale – Matteo 25 – una delle cose che ci domanderanno sarà la vicinanza agli ammalati».
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