Ruby ter, Berlusconi scrive ai giudici: “La perizia psichiatrica lede il mio onore”
L’ex premier: «Inaccettabile, il processo vada avanti senza di me»
Per Silvio Berlusconi la decisione dei giudici di Milano del caso Ruby ter di sottoporlo a una «illimitata perizia psichiatrica» è «lesiva della mia storia e della mia onorabilità», oltre che un «evidente pregiudizio nei miei confronti». Lo scrive l'ex premier in una dichiarazione depositata al presidente del collegio, spiegando che «non posso quindi accettare questa decisione» e affermando che «si proceda, dunque, in mia assenza alla celebrazione di un processo» che definisce «ingiusto». «Ho appreso che nel corso dell'ultima udienza tenutasi in data 15 settembre 2021 - scrive Berlusconi nella lettera - il collegio da Lei presieduto ha ritenuto di disporre nei miei confronti una perizia per stabilire se effettivamente vi sia la mia impossibilità a partecipare al processo. La decisione appare sorprendente per più ragioni». «Innanzitutto le relazioni mediche depositate sono pervenute alle medesime conclusioni - aggiunge - che avevano indotto codesto Tribunale a rinviare più volte le udienze. In particolare si ricordi che la stessa Procura della Repubblica, in data 19 e 28 maggio 2021, chiese lo stralcio della mia posizione condividendo la fondatezza delle ragioni mediche. Quella stessa Procura nel corso dell'udienza dell'8 settembre, con toni e modi davvero inaccettabili nei confronti miei e dei medici che mi hanno per molte volte visitato, ha chiesto di disattendermedesime conclusioni e procedere oltre».
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