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Sansepolcro, consegnato ieri il premio "Cultura della Pace"

Presenti per "Blob" l'ideatore Enrico Ghezzi e la redazione

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Non è voluto mancare a Sansepolcro, nonostante le sue condizioni di salute. E a lui, il vicesindaco Paola Vannini ha consegnato il riconoscimento. Enrico Ghezzi, storico ideatore di “Blob, di tutto di più”, ha così ritirato la XV edizione del premio nazionale “Cultura della Pace-Città di Sansepolcro”, che la commissione ha assegnato all’unanimità alla nota trasmissione di Rai Tre, in onda tutte le sere alle 20 dal 17 aprile 1989. E con Ghezzi, al teatro Dante c’era anche la redazione di “Blob” per raccontare come nascono le singole puntate. “E’ una ricerca di verità e di libertà – ha dichiarato una delle autrici, Sabrina Barletta – e il premio ricevuto qui a Sansepolcro, oltre che essere carico di significato, ci sprona nell’andare avanti con il nostro linguaggio fatto di immagini e di libertà”. Oltre ad alcune clip su puntate che hanno evidenziato qual è il messaggio preciso inviato dalla trasmissione, la strutturazione della singola puntata è stata raccontata da Vittorio Manigrasso, Simona Bonaiuto e Cristiana Turchetti: ognuno dei dieci autori ha una propria chiave di lettura di una realtà costruita dalle immagini a disposizione, quindi su ciò che è espressione della realtà. “La tv è il nostro teatro di guerra - ha detto Manigrasso – e “Blob” è il paradosso che si realizza ogni giorno e l’accostamento degli opposti, che lascia allo spettatore il compito di farsi un’idea”. La cerimonia è stata preceduta da un interessante dibattito nel quale sono intervenuti anche i rappresentanti delle realtà alle quali è andato il premio “Nonviolenza”: la “Rete Italiana Pace e Disarmo con Francesco Vignarca e Sergio Bassoli e poi Rondine-Cittadella della Pace, con il suo presidente Franco Vaccari che ha aperto la serie di interventi raccontando l’esperienza iniziata quasi 25 anni, quando ad Arezzo ha ospitato i tre giovani ceceni e i due russi proprio nel periodo del primo conflitto; da quel momento, è iniziata un’operazione che ha per obiettivo la mediazione di pace attraverso l’incontro fra persone di Stati nemici che “non si arrendono al fallimento dei padri”, ha detto Vaccari, spiegando poi quella che è stata l’evoluzione dell’attività di “Rondine”, che adesso si articola attraverso relazioni con una trentina di Paesi. Il pomeriggio di ieri ha dunque ribadito il ruolo di Sansepolcro e di “Città della Cultura della Pace”, attraverso la collaborazione fra l’omonima associazione e l’amministrazione comunale. E adesso, anche una meritata finestra di visibilità, quella che proprio “Blob” dedicherà in settimana al Borgo e al suo premio.

 

Redazione
© Riproduzione riservata
26/09/2021 05:50:11


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