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Cambio gomme invernali: quest’anno attenti all’etichettatura!

Nuove regole che potrebbero essere non chiarissime. Ecco una nostra guida

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Tra circa un mese (per l’esattezza il 15 novembre), scatterà l’obbligo di montare i pneumatici invernali o per lo meno avere nel bagagliaio le catene da neve. Solitamente l’obbligo è previsto per le strade fuori città, dove le temperature sono ampiamente inferiori e c’è più possibilità che l’asfalto si ghiacci o che la neve non venga spazzata via tempestivamente. Per sapere con precisione le strade in cui si applica la direttiva è consigliabile consultare le ordinanze dei singoli comuni di residenza.

Quest’anno fortunatamente sarà più facile scegliere lo pneumatico più adatto alla propria vettura: infatti da maggio 2021 è in vigore la nuova etichettatura degli pneumatici. Diversamente da altri prodotti, come le lavatrici, i frigoriferi o gli immobili che hanno un’unica classificazione in funzione dell’efficienza energetica, per i pneumatici vengono presi in considerazione molti più parametri.

Questi parametri riguardano appunto la resistenza al rotolamento, ovvero la capacità di vincere l’attrito all’asfalto  direttamente correlato al consumo di carburanti, ma anche il rumore da rotolamento cioè quello che viene percepito all’esterno del veicolo, che rappresenta un altro parametro ambientale di non trascurabile importanza. A questi due aspetti ambientali va aggiunto un imprescindibile e contestuale grading di sicurezza relativo al wet grip, in pratica lo spazio di frenata su fondo bagnato.

Le classi della nuova etichettatura, in vigore da maggio di quest’anno, sono 5: dalla A, la migliore, alla E la peggiore, sia per la resistenza al rotolamento (parametro ambientale), sia per il wet grip (frenata su bagnato/parametro di sicurezza). Le differenze di prestazione non sono trascurabili. Uno pneumatico di classe A per resistenza al rotolamento può far risparmiare fino ad un 7% rispetto a uno pneumatico di classe E. Anche per il wet grip, che ha diretti effetti sulla sicurezza stradale, tra uno pneumatico di classe A e uno di classe E lo spazio di frenata può essere fino ad un 30% in meno. La nuova etichettatura prevede anche altre informazioni sulla tipologia dello pneumatico se di tipo invernale (simbolo 3PMSF) o di tipo Ice (pittogramma aderenza su ghiaccio che però è sconsigliato alle nostre latitudini).

Rimane in ogni caso fondamentale il consiglio di un esperto, cioè il gommista, che saprà consigliare in base all’auto, alle abitudini e alle necessità di ogni singolo automobilista il corretto equipaggiamento. Non esiste la gomma perfetta per tutti. Esiste la gomma per quattro stagioni che è un buon compromesso per circolare in inverno, magari in città, non su strade montane innevate e gelate con frequenza. Molto importante è comunque scegliere marche note che garantiscano con i loro centri di ricerca e gli investimenti continui un prodotto performante in inverno come in estate.

Uno pneumatico invernale di buona qualità, rispetto ad uno pneumatico estivo frena il 50% prima. Spesso si ritiene di equipaggiare con gomme invernali solo la vettura con cui si fanno lunghi viaggi fuori città, mentre sulla city car con cui si portano i bambini a scuola ogni mattina, non si pensa ad un equipaggiamento sicuro. Anche questo è un tema su cui meditare quando si arriva in prossimità del 15 novembre.

Secondo una recente ricerca, circa il 60% degli automobilisti del Centro Europa considera gli pneumatici invernali il più importante elemento di sicurezza durante i mesi invernali. Quasi il 70% degli intervistati ritiene che aderenza e maneggevolezza dello pneumatico in condizioni invernali siano le caratteristiche più preziose, mentre la sicurezza in situazioni estreme come strade innevate e l'aderenza dello pneumatico su strade scivolose sono tra i primi tre elementi. Per cui prima di acquistare uno pneumatico vi raccomandiamo di controllare che ci sia stampata sulla spalla la sigla M+S (Mud+Snow) che è l'unica riconosciuta ufficialmente dal C.d.S. che invece non prevede la marchiatura “snowflake”, cioè il fiocco di neve inserito nella montagna a tre punte. Questo ultimo distingue gli pneumatici invernali, quindi, solo dal punto di vista commerciale e infatti deve essere sempre complementare alla sigla M+S.

Notizia e Foto tratte da Tiscali
© Riproduzione riservata
22/10/2021 19:24:33


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