Si sono aggravate le condizioni dell'operaio caduto dal carrello a Sansepolcro
Il 35enne casertano è stato operato nella notte fra venerdì e sabato a Careggi
Lotta purtroppo fra la vita e la morte il 35enne operaio casertano della ditta incaricata di eseguire i lavori di realizzazione del secondo ponte sul Tevere a Sansepolcro, che venerdì mattina è stato sbalzato dal carrello elevatore sul quale si trovava. Nell’ospedale fiorentino di Careggi, dove è stato ricoverato subito dopo il trasferimento con il Pegaso, vige un sostanziale riserbo sulle condizioni dell’uomo, che alle 3 di notte della giornata di ieri è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico: i problemi più seri sarebbero relativi alle gravi lesioni spinali che ha riportato (oltre ai traumi alla testa) e non è da escludere che con il passare delle ore siano emerse anche emorragie interne inizialmente non rilevate. Le uniche certezze sono pertanto legate a un quadro clinico che si è via via sempre più complicato, con la speranza che il decorso possa portare notizie quantomeno più confortanti. Rimane nel frattempo al vaglio degli inquirenti la dinamica del grave infortunio nel quale è rimasto coinvolto: una pura fatalità, un errore umano o cos’altro? Il macchinario è stato sequestrato per capire se vi fossero implicazioni sul suo funzionamento, ma soprattutto c’è da individuare il motivo che abbia generato l’effetto trampolino del quale si è parlato e che avrebbe catapultato fuori dalla piattaforma lo sfortunato dipendente della ditta, facendogli compiere un volo di almeno una decina di metri.
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