Bettarelli: "Rischio di forti disagi per la soppressione dei bus Sansepolcro-Perugia"
Ciò è dovuto al ripristino del servizio misto gomma-rotaia
“La soppressione delle corse degli autobus sostitutivi nella tratta Sansepolcro-Perugia, decisa recentemente da Bus Italia in virtù del ripristino del servizio ferroviario (misto gomma-rotaia), rischia di causare forti disagi ai pendolari. Per questo
motivo la Regione rivaluti la scelta compiuta”. Lo chiede il consigliere regionale Michele Bettarelli (Pd – vice presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria), in una interrogazione rivolta alla Giunta regionale.
“Pur accogliendo con favore la notizia della riattivazione del servizio ferroviario (misto autobus-treno) di BusItalia Sita Nord, ritengo doveroso – spiega Bettarelli - che le istituzioni regionali tengano maggiormente conto delle problematiche che questa scelta comporterà per gli utenti. Sarebbe dunque più opportuno continuare a garantire anche il servizio autobus, almeno nelle corse di andata e di ritorno più frequentate dai pendolari, fino al completamento del collegamento ferroviario diretto tra le stazioni di Ponte San Giovanni e Sant’Anna. Nel nuovo piano di esercizio - ricorda Michele Bettarelli - viene soppressa la linea autobus in partenza da Sansepolcro alle ore 6,15 con arrivo a Perugia Sant’Anna alle ore 7,50, perché sostituita da quella ferroviaria (mista autobus-treno) con partenza da Sansepolcro alle ore 6,04 ed in arrivo a Perugia Sant’Anna alle ore 8,04. Nel caso del ritorno, invece, il servizio autobus che partiva da Perugia Sant’Anna alle ore 17,30, con arrivo a Sansepolcro alle ore 19,01, lascia spazio alla sola corsa mista, autobus-treno, con partenza da Sant’Anna alle ore 17,37 ed arrivo a Sansepolcro alle ore 19,39”.
“Con questa nuova organizzazione del servizio – precisa il consigliere Dem - gli utenti che usufruiscono all’andata del servizio di mobilità pubblica per motivi professionali non riusciranno ad arrivare in orario al lavoro, e il ritorno mal si concilia con gli orari familiari e quelli lavorativi. Le linee sostitutive oggetto di soppressione - ricorda il vicepresidente - erano state istituite proprio per venire incontro alle esigenze dei pendolari ovvero per raggiungere in tempo utile il posto di lavoro, sito spesso nel centro del capoluogo, completare la propria giornata lavorativa per poi fare ritorno alle proprie abitazioni in orari compatibili con le esigenze familiari. In virtù di ciò – conclude Bettarelli – ritengo fondamentale che la sostituzione radicale tra ferro e gomma possa essere adottata solo dopo aver ripristinato il collegamento ferroviario tra le stazioni di Ponte San Giovanni e quella di Sant’Anna, che ne ottimizzerà gli orari e le coincidenze”.
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