Bollette, stangata di Capodanno: da gennaio +55% per la luce, +41,8% gas
Per il Codacons, gli aumenti decisi rappresentano un massacro per le tasche delle famiglie
Irincari di luce e gas erano attesi: i rialzi boom delle materie prime degli ultimi mesi avevano preannunciato altri balzi in alto dei prezzi in bolletta. L’entità record dell’aumento annunciata questa sera da Arera fa però discutere e fa temere una raffica di altri incrementi in molti settori della vita di tutti i giorni. Dal 1° gennaio la tariffa della luce salirà del 55% mentre quella del gas crescerà del 41,8%. L’intervento del Governo ha limitato scenari peggiori. Ancora una volta sono stati azzerati gli oneri generali in bolletta ed è stata ridotta l’Iva per il gas per 35 milioni di clienti domestici e microimprese. Per le famiglie in difficoltà invece sono stati aumentati i bonus sociali e la possibilità di rateizzazione.
Secondo quanto riferito da Arera nella nota di oggi, i nuovi straordinari record al rialzo dei prezzi dei prodotti energetici all’ingrosso (quasi raddoppiati nei mercati spot del gas naturale e dell’energia elettrica nel periodo settembre-dicembre 2021) e dei permessi di emissione di CO2, avrebbero portato ad un aumento del 65% della bolletta dell’elettricità e del 59,2% di quella del gas.
In particolare, il prezzo spot del gas naturale al TTF (il mercato di riferimento europeo per il gas naturale) è aumentato, da gennaio a dicembre di quest'anno, di quasi il 500% (da 21 a 120 euro/MWh nei valori medi mensili); nello stesso periodo, il prezzo della CO2 è più che raddoppiato (da 33 a 79 euro/tCO2). Arera riferisce che la crescita marcata dei costi del combustibile e della CO2 si è riflessa, quindi, nel prezzo dell'energia elettrica all’ingrosso (PUN) che, nello stesso periodo, è aumentato di quasi il 400% (da 61 a 288 euro/Mwh nei valori medi mensili).
Secondo Arera, analoghe ripercussioni sui prezzi per i consumatori finali si sono registrate in tutta Europa.
Sul piede di guerra le associazioni di consumatori. Per il Codacons, gli aumenti delle tariffe di luce e gas decisi oggi da Arera rappresentano un massacro per le tasche di famiglie, e portano la stangata totale per le tasche dei consumatori a raggiungere la cifra record di + 1.119 euro a famiglia solo per i rincari di luce e gas tra il 2021 e il 2022.
“Alla luce dei nuovi aumenti disposti da Arera, in soli 9 mesi le tariffe del gas salgono del +84,4%, mentre l’elettricità cresce del +86,9% - afferma il presidente Carlo Rienzi – Questo significa che ogni singola famiglia si ritrova a spendere +1.119 euro a causa sia degli aumenti registrati nel 2021, sia di quelli che scatteranno il prossimo 1 gennaio.
“Una situazione incendiaria che determinerà rincari di prezzi e tariffe in tutti i settori, non potendo le attività produttive, i negozi e gli esercizi pubblici sostenere il costo degli incrementi tariffari, con effetti indiretti sui listini al dettaglio stimati dal Codacons in +1.200 euro annui a famiglia – prosegue Rienzi – Le misure adottate dal Governo si sono rivelate del tutto insufficienti, e per questo chiediamo l’intervento dell’Unione Europea affinché, a fronte dell’emergenza energia, imponga prezzi fissi per l’elettricità e il gas, bloccando le speculazioni in atto” – conclude il presidente Codacons.
"Una stangata senza precedenti che rischia di diventare una Caporetto per famiglie e piccole e medie imprese. Sono bollette da infarto!" afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori.
Secondo lo studio dell'Unione Nazionale Consumatori, infatti, per una famiglia tipo significa spendere nel 2022 (non, quindi, secondo l'anno scorrevole, ma dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, nell'ipotesi di prezzi costanti), 441 euro in più per la luce e 567 euro per il gas. Una maggior spesa complessiva pari, quindi, a 1008 euro.
"Un rincaro record. Mai, da quando ci sono gli aggiornamenti tariffari trimestrali stabiliti dall'Authority, ossia dal gennaio 2003, si sono verificati rialzi così elevati, né per la luce né per il gas" prosegue Vignola.
"Ora il Governo, come promesso da Draghi, deve abbassare le bollette prendendo i soldi da quei produttori che hanno fatto extraprofitti fantastici perché hanno prodotto energia a basso costo, rivendendola poi ai prezzi lunari di mercato, facendo speculazioni belle e buone" conclude Vignola
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