Ricordando Don Benito
Un prete che ha attraversato un’intera epoca al servizio della Fede e del prossimo
In questi primi giorni del nuovo anno è scomparso don Benito Testerini, parroco dalla lunghissima carriera ecclesiale, conosciuto e apprezzato nell’intera vallata, non solo nelle parrocchie dove ha prestato servizio. Oggi, tramite Saturno, vogliono così ricordarlo i suoi parrocchiani di Gricignano e Santa Fiora, ultimo omaggio alla figura di un prete che ha attraversato un’intera epoca al servizio della Fede e al suo spendersi per il prossimo.
“Carissimo Don Benito,
Sei un prete operaio nella vigna del Signore. L'umiltà ti ha sempre accompagnato. Hai conosciuto la povertà e la ricchezza. Hai fatto in modo che diventassero lo strumento per arrivare ad aiutare tutti. Laddove c'è stato bisogno, sei intervenuto senza indugio. Tu sei per noi una guida, un confessore, un padre tenero e misericordioso che, con dolcezza, ci ha sempre aiutato a correggere i nostri difetti. Ci insegni i valori che, in questo mondo tanto legato all'apparenza e al giudizio degli altri, permettono di essere liberi, tralasciando frivolezze ma concentrandoci su un elemento che, ad oggi, è messo sempre più da parte: la fede in Dio. Obbedienza e coerenza, nel pieno rispetto dei tuoi superiori. Quanta bontà in quel pane, olio e mela che sono sempre stati il tuo pasto principale. Quanta attenzione per i ragazzi: hai fatto in modo di coinvolgerli in tutti i modi, avvicinandoli al Signore con il catechismo, i campeggi, i pellegrinaggi e, di recente, la "gara dei presepi", premiandoli tutti per il grande impegno e partecipazione; l'immancabile tombolata della Befana, con premi preparati con le tue stesse mani per la gioia di tutti. Hai accettato la malattia degli ultimi anni con il sorriso e la gratitudine al Signore, affinché sia sempre fatta la sua volontà. Oggi non possiamo e non dobbiamo essere tristi. La tua amatissima Madonna ti ha finalmente aperto le braccia e ti accompagna con gioia davanti al Signore. Gli angeli in festa ti fanno onore per la tua vita, interamente e pienamente donata al servizio degli altri, anche grazie al bene che hai fatto alle tue parrocchie. Dovunque sei andato hai trovato chiese decadenti. Hai provveduto tu stesso, con le tue mani, con le tue forze, calce e cemento a ricostruirle. È ancora viva l’immagine del 2 giugno di qualche anno fa quando, a più di 80 anni, sopra l’impalcatura, imbiancavi la facciata della chiesa di S. Biagio. Ringraziamo il Signore di averci dato la gioia di incontrarti nel nostro difficile percorso di cristiani. Se solo potessimo riuscire, almeno in parte, ad imitarti”.
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