Letta: “Con la candidatura di Berlusconi siano in un vicolo cieco, voltiamo pagina”
"Non è il momento di fare i nomi, il nome dovremo deciderlo con alleati e centrodestra
Enrico Letta lo ripete chiaro e tondo: il centrodestra sbaglia, ritiri la candidatura di Berlusconi, «con lui siamo in vicolo cieco». Il segretario del Pd, insomma va avanti: nessuna sponda sul leader azzurro ma apertura verso «una candidatura che non divide ma unisce». Del resto argomenta il segretario Dem, «in questo Parlamento nessuno ha la maggioranza, dobbiamo trovare un'intesa su un presidente istituzionale, super partes e sulla prosecuzione della legislatura per affrontare Covid, Pnrr e il drammatico caro energetico che impatta sulle bollette. Sbaglia il centrodestra perché è evidente che la candidatura di Berlusconi è un vicino cieco: cerchiamo questo nome, cerchiamolo insieme». Naturalmente, e quasi inevitabilmente, si finisce la nome di Mario Draghi. Ma anche qui, sull’attuale premier, Enrico Letta è chiarissimo: «Non è il momento di fare i nomi, il nome dovremo deciderlo con i nostri alleati e il centrodestra. Oggi diciamo che Draghi gioca un ruolo fondamentale per il Paese e va tutelato», ma ribadisce, «non è il momento di parlare di nomi, serve prima un accordo tra le forze politiche per un patto di legislatura, poi daremo i nomi». Questa, dunque, l’offerta che rilancia Enrico Letta: patto di legislatura e accordo sul nome del futuro inquilino del Quirinale, ma niente nomi, Ancor meno su un eventuale Mattarella bis. «Non è il momento di parlare di nomi – ripete il leader del partito democratico – dobbiamo prima trovare l'accordo tra tutte le forze politiche perché ci sia questo patto di legislatura, poi faremo i nomi». «L'esempio – dice intervistato al Tg3 – di David Sassoli è fondamentale per questo momento e anche per il futuro, noi porteremo avanti le sue battaglie e il suo stile: mite, ma assolutamente determinato, quel sorriso e quella fermezza, ma soprattutto i suoi valori».
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