Morte del tifernate Marco Brunelli: si indaga per omicidio
Aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti
La morte del tifernate Marco Brunelli resta ancora un mistero e sarà quindi fondamentale l’esito dell’autopsia. Non è infatti chiaro se il 41enne, trovato cadavere nella serata di mercoledì, nella sua casa di via Borgo Farinario a Città di Castello, possa essersi ferito autonomamente oppure no. Le lesioni, al momento riscontrate a un primo esame esterno del cadavere, sono infatti compatibili sia con una caduta accidentale che con qualcosa di peggio. Per questo motivo la squadra mobile della questura di Perugia, alla guida di Gianluca Boiano, coordinata dal pm di turno della Procura di Perugia di Raffaele Cantone, sta effettuando tutti gli accertamenti utili per collocare l’accaduto nella giusta cornice. La Procura intanto ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti e l’autopsia verrà eseguita domani mattina dal medico legale Sergio Scalise Pantuso che mercoledì notte ha raggiunto il luogo del ritrovamento del cadavere. Sul posto, oltre lui e il magistrato di turno, sono intervenuti gli agenti della mobile e della Scientifica. I poliziotti hanno lavorato fino a tarda notte all’interno dell’abitazione di Brunelli. E’ stata repertata ogni traccia potenzialmente utile, ma, per ora non sembrano essercene di macroscopiche che facciano pensare all’intervento di terzi nonostante la non trascurabile presenza di sangue in vari ambienti della casa. Tracce che inconfutabilmente facciano pensare a un intervento di terzi al momento non sono state trovate né all’interno dell’appartamento né sul corpo della vittima, per quanto è stato possibile appurare. Ma la vera ispezione cadaverica avverrà domani. E si potrà appurare anche il momento della morte.
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