Mondo Politica: intervista ad Alfredo Romanelli sindaco di Monterchi

Ha appena stilato assieme ai suoi cittadini il bilancio di metà mandato della sua seconda legislatura alla guida del Comune di Monterchi. Da un paio di mesi, dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato, il sindaco Alfredo Romanelli è molto attivo sul versante Madonna del Parto, ma è chiaro che le incombenze amministrative riguardino più versanti.

Sindaco Romanelli, dopo quanto dichiarato dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, sulla non opportunità di un ritorno a Momentana, si sente più fiducioso per ciò che riguarda l’evoluzione della vicenda Madonna del Parto?

“Sì, sono molto più fiducioso, anche se – come già detto – la Regione non è competente in materia. È chiaro però che l’opinione di un politico importante debba essere presa in considerazione: è pur sempre la massima carica istituzionale della nostra Regione, né la sua è stata una dichiarazione di primo impatto. Da uomo di cultura, sapendo di essere anche un politico, ha espresso la sua opinione con cognizione di causa. E ora, il 10 giugno verranno i tecnici della Soprintendenza per effettuare un sopralluogo sulla cappella; dovranno elaborare un progetto e soprattutto garantirci, eventualmente, su conservazione e fruibilità dell’opera. Vedremo”.

A Monterchi c’è un altro singolare museo, quello delle bilance del collezionista Velio Ortolani. Quale futuro per questa esposizione?

“E’ un museo che apriamo su prenotazione. Abbiamo in programma di utilizzare gli spazi facendo anche cose diverse: ovvero, abbinare alle bilance anche iniziative che possano far vivere in maniera più dinamica questa interessante esposizione. Dobbiamo quindi dare più vivacità con proposte capaci di dare un nuovo impulso. Il museo si deve utilizzare non soltanto per le bilance”.

E intanto, a Le Ville i rapporti fra la popolazione e il nuovo parroco non sono di certo idilliaci, sia per la questione legata alle sale della parrocchia per il presepe vivente, sia per la fruizione del campo sportivo. Come sindaco, intende fare qualcosa per conciliare le parti?

“Non ho parlato con il sacerdote, anche se da residente di Le Ville mi pare di poter capire che il parroco, straniero, non si sia sintonizzato in pieno con le nostre abitudini e tradizioni che fanno vivere anche la parrocchia. Probabilmente, non è ancora al dentro di determinate dinamiche e quindi a volte prende posizioni non del tutto ponderate. Come primo cittadino, posso semmai cercare di mediare fra le parti per ricomporre la situazione. E penso che alla fine si arriverà al punto d’incontro”.

Un 2022 all’insegna di importanti lavori pubblici, quello di Monterchi?

“Già è iniziato il lavoro alle Fratte, cioè ai giardini del teatro, nell’ambito del progetto “Città Murate”. Sono poi partiti i lavori di contenimento del rischio idraulico a Pocaia (un investimento da 500mila euro) e quelli a spogliatoi e tribune dello stadio “Piero della Francesca” (100mila euro), con viabilità adiacente. A questi interventi, già in cantiere, si deve aggiungere l’altra significativa operazione del marciapiede che va dal Colcello fino alla scuola media; vi sono 220mila euro pronti, dobbiamo espletare le gare di appalto”.

Da assessore dell’Unione dei Comuni della Valtiberina Toscana, sul versante dei servizi associati si sta imboccando la giusta strada?

“Mi auguro proprio di sì. Un primo esempio riguarda la partenza del servizio di polizia municipale fra noi e Anghiari, ma speriamo di garantire lo stesso servizio anche ai Comuni rimasti sprovvisti: Caprese Michelangelo, Badia Tedalda e Sestino. D’altronde, nel frattempo vi sono stati anche pensionamenti. Abbiamo poi chiuso il bilancio con oltre 650mila euro di avanzo e quindi disponiamo di risorse anche per la progettazione e il potenziamento delle strutture e sui servizi associati”.