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Mondo Politica: intervista a Enrica Lazzeri assessore del Comune di Bagno di Romagna

Un’autentica “colonna” dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Baccini

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È uno dei comuni denominatori fra le due giunte guidate dal sindaco Marco Baccini a Bagno di Romagna. Enrica Lazzari è in carica dal 2014 e da allora è titolare delle deleghe in materia di sanità, servizi sociali, scuola e servizi educativi, promozione della cultura locale e integrazione sociale, volontariato, valorizzazione del teatro Garibaldi e rapporti con le associazioni culturali e sociali. Insomma, un’autentica “colonna” dell’amministrazione comunale che ha oltrepassato il giro di boa della seconda legislatura.

Assessore Lazzari, in che cosa si differenzia questa legislatura dalla precedente e anche la stessa squadra di giunta, pur essendovi stata continuità amministrativa?

“La prima legislatura è stata per tutti la prima esperienza in campo politico: un gruppo di giovani con una visione comune, che ha messo a disposizione tempo e passione per la propria comunità. Nonostante le difficoltà di amministrare un Comune, è rimasto l'entusiasmo di sempre, ma l'esperienza dà quel valore aggiunto all’attività quotidiana e in più, dopo anni in cui è stato fatto tanto per mettere le basi per molti grandi progetti, ora finalmente si iniziano a vedere i risultati concreti.  Mi riferisco, ad esempio, alla realizzazione della nuova scuola media, che ha visto impegnati tutti nella progettazione di una scuola funzionale sia dal punto di vista architettonico che pedagogico”.

In tema di sanità e servizi sociali, il periodo della pandemia ha lanciato un preciso messaggio sulle strutture territoriali, oppure anche da voi incombe il rischio di tagli?

“Il sistema sanitario e sociale è stato messo a dura prova con la pandemia a livello nazionale e ovviamente anche locale: non parlerei di tagli, quanto piuttosto di riorganizzazione dei servizi essenziali per una comunità montana. Il tema della sanità pubblica e dei servizi sanitari è da sempre oggetto di interesse e supervisione da parte di questa amministrazione e negli anni abbiamo sempre interagito con la direzione dell’azienda Usl Romagna per risolvere questioni critiche che riguardano la nostra comunità e collaborato a una puntuale programmazione di sviluppo e consolidamento dei servizi sanitari nel nostro comune, in particolare per i servizi erogati all'ospedale Angioloni di San Piero in Bagno. Soprattutto con la pandemia, l'obiettivo generale e strategico che riteniamo necessario e sul quale abbiamo impostato la programmazione della sanità di territorio è stato quello di destinare risorse e finanziamenti per garantire la prossimità di servizi ai cittadini, favorendone l'accessibilità a tutti i livelli e osservando il principio della non ridondanza dei servizi e dell'inclusione delle prestazioni, come ad esempio un nuovo macchinario per la radiologia digitale polifunzionale e i percorsi di presa in carico dei pazienti cronici affetti da alcune patologie all'interno della casa della salute, localizzata nell'ospedale Angioloni, al fine di migliorare gli esiti di cura e garantire la continuità dell'assistenza tra il personale sanitario e gli specialisti”. 

Cultura: quanto investe il vostro Comune in un settore molto più importante di quanto si possa immaginare? 

“In questi anni abbiamo investito energie e risorse per la valorizzazione del patrimonio culturale e dei luoghi di cultura, a partire dalla rifunzionalizzazione di Palazzo del Capitano, che è la sede della biblioteca, dell’archivio storico "Walter Toni" e delle sale espositive di “Bagno d'arte” e la rifunzionalizzazione del teatro Garibaldi, con la finalità di avviare una nuova stagione cinematografica e teatrale. Puntiamo da sempre sulla promozione della cultura, a partire dalla storia locale, per esempio con il bando cultura che finanzia iniziative culturali durante l'anno. Inoltre, proprio in questi mesi stiamo portando avanti un progetto partecipativo della legge 15/2018 RER, “Biblioteca diffusa", con l'obiettivo di promuovere la lettura su più ambiti, da quello scolastico a quello naturalistico, da quello sociale a quello turistico e termale”. 

Lei ha la delega ai rapporti con le associazioni e al volontariato: è un esercito ben strutturato, oppure la rete deve essere potenziata? 

“Da sette anni, ho la fortuna di collaborare con le associazioni di promozione sociale e volontariato del nostro territorio e ammetto che sono il “cuore” della nostra comunità. I volontari affiancano i servizi sociali con impegno civico costante nella gestione di persone e famiglie fragili, ma sono anche di supporto per progetti di cittadinanza attiva come i volontari del Piedibus, per la gestione delle colonie feline o per chi promuove iniziative culturali, oppure per chi porta il pasto a domicilio ad anziani soli. In questi ultimi due anni, l'amministrazione ha potuto contare su tanti volontari e associati che hanno dimostrato grande generosità, ma siamo consapevoli dell'importanza di mantenere un costante coordinamento per dare sostegno e supporto alle associazioni del terzo settore”. 

Due legislature da assessore: è il momento di fare un pensierino magari anche al ruolo di candidato sindaco, oppure Enrica Lazzari ha altri obiettivi?

“Questa esperienza è stata molto significativa, sia dal punto di vista personale che professionale: mancano ancora due anni alla fine del mandato di strada e di lavoro ce n'è ancora tanto da fare, per cui è ancora presto per parlare di elezioni”.

Redazione
© Riproduzione riservata
06/06/2022 10:38:15


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