Mondo Politica: intervista a Emanuele Marchetti consigliere comunale a San Giustino

La vita amministrativa, ma anche la stretta attualità, nell’intervista con Emanuele Marchetti, capogruppo della maggioranza di “San Giustino Domani”, che sostiene il sindaco Paolo Fratini. Con Marchetti, spazio anche ai quesiti referendari di domenica prossima. 
Marchetti, il nodo attuale da sciogliere riguarda il tracciato della E78 nel territorio di San Giustino: è vero che avete presentato una proposta alternativa meno impattante?
“Beh, si tratta senz’altro del tema del momento, un momento che sta durando da almeno una quarantina di anni. Più volte, in queste due legislature abbiamo portato degli ordini del giorno a riguardo e, come maggioranza, ci siamo espressi per avere un tracciato che sia il meno impattante e che rispetti la salute e la qualità della vita dei nostri concittadini. Abbiamo appreso dall’assessore regionale di un nuovo tracciato che attraversa e spacca in due l’abitato di Selci Lama e francamente trovo assurdo calare dall’alto una cosa del genere senza neanche coinvolgere i sindaci e le comunità di Città di Castello, San Giustino e Citerna. A oggi, non abbiamo elaborato proposte alternative, ma stiamo trovando una sintesi comune tra i sindaci coinvolti e con il supporto della Regione Umbria sicuramente si potrà trovare una o più ipotesi meno impattanti di quella presentata”.
A Lama in particolare c’è la popolazione molto preoccupata: vi sarà da fare i conti con la creazione di quale comitato?
“Chi non sarebbe preoccupato se, oggi per domani, venisse annunciato un tracciato che divide la frazione di Selci Lama? Pensiamo alla costruzione della E45 e a quanti litigi avrà portato nel nostro territorio… ora pensiamo se la E45 venisse chiusa… Sicuramente, in tutte e due le situazioni si creerebbero comitati: ricordo 25 anni fa la creazione di altri comitati a Selci e Cerbara. Ovviamente, l’impatto che avrà la strada non sarà di poco conto e se un tracciato semplice già era stabilito come il resto della E78, invece di tutti i lotti in cui è suddivisa l’arteria, solo il tratto E45-Guinza è quello più problematico. Oggi però, grazie ai fondi del Pnrr, il commissario straordinario sta procedendo spedito per la realizzazione del progetto e dobbiamo fare in modo che verrà disegnato nel rispetto dei nostri territori e dei nostri concittadini”.
Quale clima regna in consiglio comunale a San Giustino?
Nel “parlamentino” il clima è di sano dialogo politico. Con il capogruppo di opposizione abbiamo un dialogo aperto ma inevitabilmente anche di scontro. Lo scontro e la critica costruttiva servono sempre a migliorare e a far alzare il livello dei servizi per il nostro territorio”.
Mancano ancora quasi due anni alla fine della legislatura: si sta già cominciando a muovere qualcosa in vista del dopo-Fratini?
“Non manchiamo mai con una domanda sul futuro e sul dopo Fratini. “San Giustino Domani” è un progetto politico nato nel 2014 con la candidatura a sindaco di Paolo Fratini, portando la politica tra la gente. Questo tipo di approccio non si deve interrompere; anzi, deve continuare e migliorare, cercando di coinvolgere soprattutto i più giovani, che sono il vero domani”.
Domenica prossima si voteranno i cinque referendum: al di là di quella che è la vostra posizione, pensa che non vi si stata sufficiente informazione sui questi referendari?
“Bella domanda! Rispondo dicendo che per avere maggiori informazioni sui quesiti del referendum dovremmo tutti quanti frequentare almeno un corso di un anno di diritto costituzionale. Credo che certi tipi di quesiti dovrebbero essere discussi in parlamento, istituzione che oggi vedo molto molto defilata su qualsiasi argomento e ritengo che non ci sia la volontà di far raggiungere il quorum del 50%+1”.