Due condanne per il bimbo morto in piscina a Città di Castello
Gianmaria Ciampelli aveva solo 5 anni quando annegò al Centro Ippico San Giovanni
Per la di Gianmaria Ciampelli, il bimbo di 5 anni annegato a luglio dello scorso anno nella piscina del Centro Ippico San Giovanni di Città di Castello, sono arrivate due condanne con rito abbreviato, dopo che il Procuratore aggiunto della Procura di Perugia, Giuseppe Petrazzini, aveva chiesto il giudizio immediato per le quattro persone inizialmente indagate. Ieri la condanna è arrivata per il legale rappresentante della struttura e per quello del centro estivo. Sono state invece stralciate le posizioni dei due operatori che quella tragica mattina stavano badando ai bambini del centro estivo. Nello specifico i due legali rappresentanti, difesi dagli avvocati Stefano Bagianti e Michele Rotunno, sono stati condannati a un anno e mezzo e un anno, entrambi con pena sospesa. Il gip li ha anche condannati al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva nei confronti dei genitori del piccolo, che si erano costituiti parte civile con l’avvocato Valerio Collesi. Il giudice ha disposto il pagamento di 200 mila euro per ogni genitore. La titolare del centro in particolare è stata condannata “per avere previsto un'inidonea organizzazione della vigilanza dei minori presenti”.
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