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Confartigianato Arezzo dice stop all'abusivismo selvaggio

"Nel nostro territorio numerose imprese a rischio per colpa degli irregolari"

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"Non possiamo più tollerare il fenomeno dilagante dell'abusivismo nel nostro territorio", così il presidente provinciale della Consulta delle Categorie Confartigianato, Pierluigi Marzocchi.

"La nostra provincia è piena di annunci di finti imprenditori che svolgono in maniera irregolare quello che noi facciamo in rispetto delle regole dello Stato, dei lavoratori e della salute dei nostri clienti".

È netta la posizione di Marzocchi supportata da uno studio effettuato da Confartigianato che stima in 709.959 le aziende italiane maggiormente esposte alla concorrenza sleale ad opera di 1 milione di operatori abusivi che si spacciano per imprenditori, ma che di regolare non hanno nulla. E’ irregolare il 14% dei soggetti che svolgono attività indipendente", spiega Marzocchi.

"In particolare, i rischi maggiori di infiltrazione abusiva li corrono le imprese artigiane, soprattutto nei settori dell’edilizia, dell’acconciatura ed estetica, dell’autoriparazione, dell’impiantistica, della riparazione di beni personali e per la casa, del trasporto taxi, della cura del verde, della comunicazione, dei traslochi", aggiunge.

"Prendo ad esempio il settore di cui mi occupo che è quello del benessere: quanti sono gli annunci che si trovano su internet o nei classici luoghi di ritrovo? Tantissimi e praticamente tutti pubblicati da soggetti improvvisati che causano più di un danno. Costituiscono un pericolo per i clienti in quanto non si sa quali siano i prodotti utilizzati e i livelli di sicurezza rispettati, per non parlare poi dei danni al sistema fiscale poiché non contribuiscono, per quanto dovrebbero, alle casse dello stato e infine creano un danno alle imprese regolari che sostengono importanti costi per mantenere la sicurezza di lavoratori e clienti", sottolinea Marzocchi.

Per questo motivo Confartigianato ha lanciato una campagna nazionale di informazione contro l’abusivismo dal titolo Occhio ai furbi! Mettetevi solo in buone mani. Tre gli obiettivi dell’iniziativa: mettere in guardia i consumatori dal rischio di cadere nelle mani di operatori improvvisati, valorizzare qualità, durata, rispetto delle norme, convenienza e sicurezza del lavoro dei veri artigiani, richiamare le Autorità ad un’azione di controllo e repressione e di contrasto all’evasione fiscale e contributiva.

Redazione
© Riproduzione riservata
28/06/2022 10:40:48


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