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Diritti tv: “Pacchetti assegnati a Sky e Perform”. Raggiunto l’importo di 973 milioni

Si rischia il doppio abbonamento. Torna 90° Minuto

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A Sky e Perform i tre pacchetti dei diritti televisivi della Serie A per il triennio 2018/21. «Mi auguro che si eviti il doppio abbonamento» ha commentato il presidente della Lega Serie A, Gaetano Micciché. Nessun operatore poteva acquistare tutti i tre pacchetti: Sky ha acquisito i due più pregiati e Perform il terzo, e il bando prevede la possibilità di accordi di “ritrasmissione”. «Pensiamo ci siano già trattative in corso» ha detto Micciché. Raggiunto un importo superiore ai 973 milioni, circa il 20% in più rispetto all’ultima offerta di gennaio. «In più siamo riusciti a ottenere anche una partecipazione rilevante di circa 100 milioni che si vanno ad aggiungere a risultati variabili che faranno Sky e Perform in funzione dei ricavi», ha aggiunto. 90° minuto sarà regolarmente in onda sulla Rai nella prossima stagione calcistica: « Siamo riusciti a ottenere una maggiore elasticità da parte dei soggetti aggiudicatari per la trasmissione delle partite in chiaro, per cui 90° minuto anche quest’anno e per i prossimi anni andrà di nuovo in onda». 

I dati dell’acquisto  

Sky ha ottenuto per 780 milioni di euro i due pacchetti più pregiati, quello quotato nel bando da 452 milioni, con tre partite a giornata (sabato alle 18, domenica alle 15 e 20.30), e quello da 408 milioni con quattro match (sabato alle 15, domenica alle 15 e 18, e il Monday Night). Il terzo pacchetto, di tre partite (sabato alle 20.30, domenica alle 12.30 e 15) e quotato 240 milioni, è andato a Perform - società inglese con una piattaforma (Dazn) per eventi sportivi live on-demand attiva in Germania, Austria, Svizzera, Giappone e Canada - per quasi 47 milioni in meno. La delibera per l’aggiudicazione dei diritti tv è stata «approvata all’unanimità - ha spiegato Micciché - calcolando anche i diritti venduti all’estero. Il calcio italiano ha un valore complessivo che supera 1.4 miliardi di euro». Che può avvicinarsi a 1.5 con i diritti tv residuali ancora da vendere e i bonus. 

Il commento di Mediaset  

«Il bando per i diritti tv della Serie A era totalmente squilibrato. Basta pensare che fino a oggi i pacchetti per il digitale terrestre avevano sempre contenuto tutte le partite delle migliori otto squadre italiane. Mentre il bando di oggi offre 3-4 match per turno, oltretutto senza club chiaramente definiti e quindi senza nessun appeal per i tifosi delle singole società». È il commento di Mediaset che nonostante le parole, per tutelare i diritti di visione dei clienti Premium ha partecipato per il pacchetto meno penalizzante (il pacchetto 6) offrendo una cifra rilevante, un totale di 600 milioni di euro in tre anni. Lo scrive in una nota Mediaset dopo l’assegnazione dei diritti televisivi del campionato di Serie A per il triennio 2018/21 a Sky e Perform. «E ora, malgrado l’esito delle assegnazioni, Mediaset si è mossa immediatamente per far riconoscere a favore degli abbonati Premium il diritto di accesso alla Serie A attraverso i ’diritti di ritrasmissione’ - si legge nel comunicato - uno strumento che è stato definito perfetto per scongiurare l’obbligo dei telespettatori a sottoscrivere diversi abbonamenti per poter vedere tutte le partite della propria squadra. Stiamo già procedendo a richiedere per iscritto agli aggiudicatari dei diritti le condizioni della ritrasmissione dei match per i clienti Premium sul digitale terrestre». 

La Stampa
© Riproduzione riservata
13/06/2018 22:58:22


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