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Sansepolcro: il 26 luglio l'inaugurazione del rinnovato centro trasfusionale dell'ospedale

Spazi più ampi di operatività per un servizio di alta qualità

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Il rinnovato centro trasfusionale dell’Ospedale della Valtiberina di Sansepolcro verrà inaugurato nella mattinata di giovedì 26 luglio prossimo. Una volta razionalizzati gli spazi del laboratorio analisi, si è liberata una fetta di superficie che lo ha reso anche più confortevole, oltre che più ampio. Ma soprattutto è un centro funzionale accreditato in base alle normative vigenti e all’avanguardia a livello nazionale. “Rispetto agli omologhi centri che si trovano nei capoluoghi di comprensorio, ovvero Cortona e Bibbiena, quello di Sansepolcro ha i numeri più alti – sottolinea il dottor Pietro Pantone, dal 2015 responsabile del servizio – e registra una media di 3800 donazioni all’anno; con riferimento al 2017, un migliaio di accessi riguardano la plasmaferesi e 2mila le terapie infusionali”. Dati che confermano anche una cultura radicata da anni nella popolazione. “Sì, la realtà di Sansepolcro, con un indice di 0,125, è nettamente sopra quello nazionale, che è di 0,045. In altre parole, qui abbiamo 125 donatori ogni mille abitanti, quasi tre volte più della media italiana”. La nuova struttura permetterà anche di allargare l’attività del centro? “La prima parte della mattinata sarà sempre riservata ai donatori, la seconda alle terapie trasfusionali, infusionali e marziali, in collaborazione con l’ortopedia  e l’ostetricia per l’immunoprofilassi. Verranno effettuate anche le terapie oncologiche”. Si parla poi di un servizio di terapia rigeneratrice per la formazione della cartilagine da artrosi. Insomma, un centro che si distingue per l’alta qualità delle prestazioni e anche per la produzione di plasma. Per le 10.30 di giovedì 26, è in programma la conferenza stampa preliminare, nel corso della quale verranno fornite anche altre anticipazioni su un 2019 che per il plesso sanitario biturgense e zonale si presenta ricco di novità; quella saliente, riferita nell’incontro pubblico di giugno dall’amministrazione comunale, concerne i fondi già stanziati per il rifacimento della divisione di medicina, che verrà trasferita nell’altra ala dell’edificio, laddove c’era il reparto di ostetricia e ginecologia; l’attuale medicina verrà così mantenuta in attività e, quando proseguirà nei nuovi locali, il piano nel quale opera da oltre 40 anni diverrà la nuova sede dell’ospedale di comunità, ora a pianterreno. Proprio qui, a sua volta, verrà portata la radiologia, anche perché si tratta di un comparto attiguo a quello del pronto soccorso. Una rivisitazione in nome della funzionalità.       

Redazione
© Riproduzione riservata
16/07/2018 22:05:00


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