Furto finito nel sangue a Perugia: si cerca ora una Fiat Uno blu
I banditi avrebbero raggiunto Pretola per poi rubare l'auto di una pensionata
Si stringe il cerchio sui banditi in fuga dopo il furto finito nel sangue. Adesso è caccia a una Fiat Uno blu e le ricerche hanno superato anche i confini dell'Umbria. L'ipotesi è al vaglio degli investigatori che ritengono molto probabile che i banditi - dopo aver abbandonato in una strada secondaria di Ponte Felcino l'auto trivellata di colpi con dentro il corpo senza vita di Eduart Kozi - abbiano oltrepassato a piedi la vecchia ferrovia e raggiunto Pretola per rubare la macchina di una pensionata del posto e dileguarsi nel nulla. Per loro, secondo quanto appreso, si configura il reato di rapina impropria aggravata. Intanto proseguono gli interrogatori delle tre persone iscritte nel registro degli indagati, la guardia giurata (difesa dall'avvocato Alessandro Vesi) e i due carabinieri (entrambi assistiti dall'avvocato Nicola Di Mario) a cui al momento si contesta l'omicidio colposo determinato da eccesso colposo di legittima difesa.
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