Spara in una sinagoga in Pennsylvania poi si arrende: 8 morti e diversi feriti
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È una vigilia elettorale senza pace quella che caratterizza l’America in prossimità del voto di metà mandato. Dopo i pacchi bomba è il turno di un attacco di matrice antisemita questa volta però costato la vita ad almeno otto persone (anche se per ora solo per quattro c’è la conferma ufficiale). Un uomo armato ha aperto il fuoco all’interno della sinagoga «The Tree Life» di Pittsburgh, in Pennsylvania, e fonti della polizia riportate dai media Usa affermano che ci sono almeno dodici persone colpite. Tra i feriti ci sono anche tre agenti, accorsi sul posto per rispondere alla sparatoria.
Il killer si chiama Robert Bower, 46 anni. Anche rimasto ferito, avrebbe urlato alle squadre di intervento speciale: «Tutti questi ebrei devono morire». Portava un AR-15, il fucile semiautomatico usato molto spesso nelle stragi che insanguinano gli Stati Uniti, una pistola Glock e altre due armi alla caviglia e al fianco. Bowers, era attivo su Gab, social media popolare fra l’ultradestra, la sua pagina è stata cancellata ma - riportano i media americani - gli archivi dei suoi post hanno rivelato commenti anti-semiti, fra i quali la scritta «gli ebrei sono figli di satana». In uno dei suoi ultimi post prima della sparatoria scriveva che alla no profit Hebrew Immigrant Aid Society «piace portare invasori per uccidere la nostra gente».
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