Israele, operazione per distruggere i tunnel di Hezbollah
L’esercito ha cominciato a farli crollare questa mattina all'alba
Israele ha lanciato l’operazione «Scudo del Nord» per distruggere i tunnel di Hezbollah che dal Libano «arrivano fino in territorio israeliano». L’esercito ha cominciato a farli crollare questa mattina all’alba. Il portavoce delle forze armate Ronen Manelis ha sottolineato che alcune gallerie arrivavano oltre il confine e che sono «la prova di una violazione flagrante della sovranità israeliana: consideriamo questa situazione grave, che mette in pericolo il Libano e i cittadini libanesi e riteniamo che il governo del Libano sia responsabile».
Come a Gaza
Fin dal 2006, dopo l’ultima guerra in Libano, l’esercito sorveglia la costruzione di tunnel da parte di Hezbollah. Nel 2014 ha costituito un squadra speciale per localizzarli. Nel 2015 è cominciata la costruzione di un muro lungo il confine, che è sorvegliato dal lato libanese dagli 11 mila uomini del contingente dell’Onu, l’Unifil. Da allora è stata applica una nuova tecnologia, basata su mini onde sismiche, per localizzare le gallerie. La tecnologia è stata sperimentata con successo lungo il confine con la Striscia di Gaza, per localizzare e distruggere i tunnel di Hamas. Ora l’operazione viene ripetuta al confine Nord.
Esercito libanese in allerta
L’esercito libanese è stato posto questa mattina in stato di «massima allerta», anche se le operazioni israeliane sono al momento limitate al lato israeliano del confine. Quattro giorni fa il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah aveva minacciato di portare la guerra «in Galilea», cioè nel Nord di Israele, dopo un attacco missilistico alla base della milizia sciita in Siria, nella cittadina di Kiswah, a 20 chilometri da Damasco. Era il primo attacco di questo tipo da settembre.
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