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Il comune di San Giustino premiato dal Ministero degli Interni

La Municipalità guidata da Paolo Fratini sta diventando un esempio di buona amministrazione

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Un risultato sicuramente importante: su questo aspetto non c’è ombra di dubbio. Cerchiamo, però, di capire i segreti di tutto questo insieme a l’assessore con delega al bilancio, Simone Selvaggi.

“Siamo stati premiati dallo Stato per essere risultati il primo Comune umbro nell’anno 2017 sul versante del contrasto all’evasione fiscale. Un gran bel risultato per un Comune di medie-piccole dimensioni come quello di San Giustino. Sì, è un risultato importante, che certifica l’ottimo lavoro svolto dai nostri uffici ed è la conferma di quanto sia prioritario per la nostra amministrazione il contrasto di questo fenomeno che sottrae risorse utili a tutta la collettività. Un’amministrazione seria e che vuol essere credibile non può prescindere dal tentare di garantire equità e giustizia sociale ai propri cittadini”.

In che cosa è consistito il premio?

“In quasi 40mila euro, che rappresentano il cento per cento di quanto incassato dall’Agenzia delle Entrate a seguito delle segnalazioni qualificate che i nostri uffici hanno effettuato nel sistema di collegamento telematico, che consente lo scambio attivo di informazioni anagrafiche e tributarie fra pubblica amministrazione centrale e locale. E’ un’opportunità che molti enti non colgono, tant’è vero che nella lista dei beneficiari di questo contributo è presente neanche il dieci per cento di tutti i municipi”.

Come impiegherete queste risorse?

“Per far toccare con mano ai cittadini come questa attività sia importante e apporti concretamente fondi aggiuntivi da poter impiegare sul territorio. Abbiamo deciso di destinare la somma ricevuta per la pulizia di parte dei torrenti Selci Lama e Vertola. Interventi che inizieranno prima del prossimo inverno”.

E’ noto a tutti come le pubbliche amministrazioni impieghino molto tempo da quando stanziano il denaro in bilancio a quando questo venga poi tramutato in interventi visibili ai cittadini. Esiste un problema del genere anche a San Giustino?

“Che in Italia ci sia un problema legato a una burocrazia ipertrofica non è una novità. E San Giustino non è esente dal rispetto di normative a volte a dir poco cervellotiche. Gran parte del tempo, oggi, i dipendenti comunali la dedicano a incombenze legate a certificare verso altre pubbliche amministrazioni l’operato dell’ente, fra rendicontazioni e controlli vari. Per non parlare delle procedure di affidamento di lavori e/o la fornitura di beni e servizi. Per fare un esempio, quest’anno ad aprile abbiamo stanziato 460mila euro per nuovi asfalti, che nel frattempo con l’ultima variazione di bilancio sono stati integrati con ulteriori 120mila euro; cifre davvero notevoli per un Comune delle nostre dimensioni. Di questi, a oggi non è stato speso un solo centesimo, nonostante l’impegno degli uffici volto ad accelerare i tempi. Capisco la necessità di tutelare le risorse pubbliche dal rischio di illegalità, ma non bisogna perdere di vista neanche l’obiettivo finale, rappresentato nel caso specifico dalla sistemazione delle strade, ma più in generale dalla realizzazione di opere pubbliche. Contemperare flessibilità e rigore non è affatto semplice, ma è uno sforzo che il legislatore quanto prima deve riuscire a fare: ne va della credibilità e della fiducia nelle istituzioni”.

Come stanno andando le agevolazioni Imu e Tasi che avete previsto per le attività produttive?

“Le abbiamo introdotte da questa annualità, quindi è ancora prematuro avere un riscontro in tal senso. Di certo, con questa misura abbiamo inviato un messaggio importante a coloro che hanno intenzione di investire. A San Giustino, chi crea posti di lavoro trova un’amministrazione attenta, che vuol fungere da spinta. Segnali positivi sull’economia del territorio arrivano comunque dal dato dei permessi a costruire, che nell’ultimo biennio è praticamente raddoppiato, passando dai neanche 130mila euro del 2016 agli oltre 250mila euro già raggiunti quest’anno”.

Si è parlato in questi giorni di sblocco degli avanzi di amministrazione per spese di investimento. Avete colto questa opportunità?

“Sì, a seguito della circolare della Ragioneria dello Stato emessa in ottobre, che - richiamando due sentenze della Corte Costituzionale - ha reso possibile l’utilizzo del risultato di amministrazione per spese in conto capitale. Ci siamo subito attivati per la conseguente variazione di bilancio, con la quale nell’ultima seduta consiliare abbiamo applicato circa 800mila euro di avanzo per numerosi interventi. In particolare, segnalo l’integrazione al piano asfalti al quale accennavo prima; 100mila euro per l’ampliamento e riqualificazione degli impianti di pubblica illuminazione; 50mila euro per nuovi arredi urbani; 80mila per miglioramenti alle scuole medie di Selci Lama e del capoluogo; 40mila euro per ulteriori lavori all’asilo nido di Selci Lama, che si aggiungono a quelli attualmente in corso; vari servizi di ingegneria per progetti che andranno a sanare annose questioni di viabilità e qualità degli spazi urbani, quali ad esempio il marciapiede di collegamento tra le frazioni di Pitigliano e Celalba e la pista ciclopedonale per il collegamento degli abitati di Selci e Lama”.

Riuscire a ridurre in maniera decisa l’indebitamento di un ente pubblico e allo stesso tempo investire tante risorse su spese di investimento, sembra quasi impossibile. Qual è il vostro segreto?

“Non ci sono segreti o ricette chissà quanto sofisticate! E’ il risultato di un lavoro serio, improntato su un controllo effettivo della spesa corrente, volto a liberare risorse utili per poter effettuare quegli investimenti che in un ente pubblico non bastano mai. Questo ha permesso di avere un bilancio in equilibrio, pertanto le entrate eccezionali - quali per esempio quelle derivanti dall’attività di recupero dell’evasione dei tributi comunali, che quest’anno hanno raggiunto il milione di euro - le possiamo destinare a spese per la riqualificazione del patrimonio pubblico. Il buono stato di salute delle casse municipali, inoltre, ci ha portati ad optare per la non rinegoziazione dei mutui verso la Cassa Depositi e Prestiti, con l’obiettivo raggiunto di estinguere numerose posizioni debitorie, riducendo in maniera considerevole gli interessi passivi”.

Si ritiene soddisfatto del lavoro sin qui svolto?

“Diciamo che, nonostante il periodo non sia dei migliori a causa di diversi fattori - in primis il difficile stato di salute delle finanze nazionali, che inevitabilmente ha ripercussioni anche su enti solidi come il nostro - siamo riusciti a migliorare un bilancio già buono in partenza. E’ uscito un articolo su “Il Sole 24 Ore”, che ha certificato come gli investimenti negli enti locali siano calati nel 2017 di circa il 10 per cento, mentre nel nostro bilancio – e nello stesso periodo - si sono raddoppiati. La squadra messa insieme dal nostro sindaco è molto unita e sta portando avanti un lavoro corale, dal quale - a mio avviso - non si può prescindere per centrare i numerosi obiettivi che abbiamo messo in agenda”.

Redazione
© Riproduzione riservata
05/12/2018 12:16:45


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