Manovra, corsa contro il tempo e rissa in Parlamento
Firma entro il 31, ma protestano le opposizioni
Rissa in Parlamento per la legge di bilancio, che deve essere firmata entro il 31 dicembre dal presidente Sergio Mattarella per evitare l’esercizio provvisorio di bilancio. Le opposizioni protestano perché la versione finale della manovra «non è stata esaminata né votata» dalle due Camere: «Si mortifica il Parlamento», denuncia il Pd che ha fatto ricorso alla Consulta e il 9 gennaio avrà una prima risposta. Ma il governo, testa bassa, punta al risultato: incassare il voto finale sulla manovra entro domenica 30. «Non volevamo deliberatamente comprimere i tempi ma si è creata una situazione non ideale: confidiamo che non si ripeta più», promette Giuseppe Conte. Ma mentre il premier tiene la conferenza stampa di fine anno, nell’Aula di Montecitorio lo scontro tra maggioranza e opposizioni trascende diventa acceso e scende anche sul piano fisico e il sottosegretario Massimo Garavaglia viene colpito alla testa da un faldone della manovra lanciato da Emanuele Fiano, deputato Pd.
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