Brexit, Theresa May ha chiesto formalmente un rinvio allʼUe
Il premier britannico avrebbe inviato una lettera al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk
Il primo ministro britannico Theresa May ha formalmente chiesto all'Unione europea un rinvio della scadenza per la Brexit. Secondo la Bbc infatti la May ha inviato una lettera al presidente Donald Tusk. "Il Regno Unito deve dirci velocemente cosa vuole fare", aveva affermato il capo delle trattative dei 27, Michel Barnier, ricordando che il via libera del Consiglio europeo di giovedì e venerdì dovrà essere all'unanimità. Mancano dieci giorni esatti dalla data dteorica del divorzio di Londra da Bruxelles. Ma Theresa May continua a ballare sui carboni ardenti, fra divisioni interne nel governo e in Parlamento e scenari da "crisi costituzionale" innescati dallo scontro sul terzo voto. Bruxelles avverte che la proroga potrà essere concessa solo a condizioni ben precise, con l'indicazione di "ragioni e obiettivi chiari" da Londra.
Le due opzioni: rinvio breve o lungo - Nella lettara inviata a Tusk la May sapere se non altro la durata dell'estensione richiesta. L'opzione numero uno resta quella di uno slittamento tecnico "breve", fino al 30 giugno e senza partecipazione britannica alle prossime euro-elezioni. Opzione la cui concessione sarebbe scontata e che tuttavia è collegata a doppio filo alla possibilità del governo di ripresentare l'accordo già bocciato pesantemente in Parlamento: una prospettiva slittata ormai a meno di sorprese alla settimana prossima, e quindi dopo il Consiglio europeo del 20 e 21, che dipende dal ricompattamento della recalcitrante coalizione di maggioranza Tory-Dup. Mentre la soluzione di un rinvio a più lungo termine - si parla di due anni - dovrebbe essere ancorata a una strategia nuova e radicalmente diversa su cui stenta a vedersi un consenso tanto nel governo quanto da parte di un fronte alternativo trasversale sufficiente alla Camera.
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