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Sul Puleto si viaggia anche con i mezzi pesanti, ma non si lavora

Ieri mattina sul posto il comitato E45 Punto 2, che poi ha donato una bilancia all'Anas

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Sul Puleto non si lavora, ma in compenso si viaggia… anche con i mezzi pesanti. Quelli ovviamente con portata oltre le 30 tonnellate. I componenti di E45 Punto 2, l’attivo comitato di “007” della situazione - presente su Facebook - che ha preso a cuore la vicenda fin dallo scorso 16 gennaio, si sono recati ieri mattina abbastanza presto lungo l’oramai noto viadotto della Orte-Ravenna situato al confine fra Toscana ed Emilia Romagna, scegliendo l’ora e mezza compresa fra le 6.30 e le 8. “La profezia del sindaco di Sansepolcro, Mauro Cornioli – si legge in uno dei post di giornata – non si è avverata. Il professor Scheletroni (ovvero lo scheletro allegorico al quale è stato infilato il gilet giallo, che funge da figura di controllo della situazione n.d.a.) ha accertato sul posto, davanti al cancello del cantiere, che i lavori sul viadotto pericolante non solo non si sono conclusi, ma nemmeno sono stati avviati”. E dire che dallo scorso 11 luglio – giorno successivo a quello della riapertura ai mezzi pesanti con il limite delle 30 tonnellate a pieno carico – l’Anas ha in mano l’ok per dare il via agli interventi. Ma non è tutto: “Abbiamo verificato sul campo – precisa il portavoce del comitato, Gianluca Cirignoni – che oltre una trentina di autotreni con portata chiaramente superiore alle 30 tonnellate, dal momento che erano tutti con il rimorchio, sono transitati regolarmente sul Puleto, tanto in direzione nord quanto in direzione sud. E tutto questo, senza il benchè minimo controllo. Attenzione, i cassoni avrebbero potuto essere vuoti o semivuoti, ma allora un transito senza merci diventa un passeggiata e non credo che i camionisti abbiano deciso di percorrere la E45 per puro diletto”. Poco dopo le 8, poi, i rappresentanti di E45 Punto 2 sono tornati a Sansepolcro, consegnando all’addetto Anas posizionato all’imbocco della superstrada, nella rotatoria dello sbandieratore, una bilancia avente un significato chiaramente particolare, che però l’incaricato dell’ente ha rifiutato. “La bilancia – ha spiegato Cirignoni – simboleggia da una parte il peso, perché la nuova disposizione in vigore fissa un quantitativo massimo consentito e non tutti la rispettano; dall’altra, la mancata giustizia, ovvero la presenza immancabile del furbi: tanti soldi spesi a ripetizione e un’arteria ancora oggi piena di criticità. Mettiamoci poi il breve tratto disastrato della vecchia 3 bis: anche qui, fra pareri vari che debbono arrivare – considerando il fatto che siamo all’interno di un parco naturale – tutto continua a rimanere fermo”. 

Redazione
© Riproduzione riservata
18/07/2019 21:39:43


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