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San Giustino, cinque anni da presidente del consiglio per Ginevra Comanducci

"Questa esperienza è stata determinante per la mia crescita personale e professionale"

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Determinata e molto precisa nel suo ruolo istituzionale, come nella professione: è la giovane presidente del consiglio comunale di San Giustino, Ginevra Comanducci, che illustra i lavori e le attività svolte in questo quinquennio.

Accanto alla figura del sindaco e degli assessori, vi è quella del presidente del consiglio comunale: che figura rappresenta e come ritiene di aver svolto questo ruolo?

“Il presidente del consiglio comunale, eletto a maggioranza fra i consiglieri comunali, rappresenta l’intero consiglio comunale, che convoca e presiede e, pur appartenendo ad un gruppo consiliare (“San Giustino Domani” nel mio caso), nello svolgimento del proprio incarico, deve essere necessariamente terzo ed imparziale rispetto alle parti. Alla prima seduta, nel giugno 2019, a soli 21 anni, sono stata eletta presidente e sono ancora grata per la fiducia che mi è stata dimostrata, nonostante la mia giovanissima età. Il ruolo che ricopro richiede necessariamente di tenere costanti rapporti con tutti gli ‘attori’ dell’amministrazione: con i consiglieri comunali, con la giunta, con tutti i gruppi consiliari che compongono il ‘Parlamentino’ - raccogliendo e valutando le istanze che provengono dagli stessi -  con i presidenti delle commissioni permanenti, con gli uffici e con gli assessori di riferimento per conoscere le proposte di delibera in lavorazione, per giungere poi alla convocazione del consiglio comunale vero e proprio dove trovano voce non solo le delibere e gli atti che dagli uffici interni devono essere portati in discussioni e votati, ma anche le interrogazioni, mozioni d’indirizzo ed ordini del giorno proposti da tutti i consiglieri”.

Tra pochi mesi scadrà il suo mandato: che bilancio si sente di poter tracciare della sua esperienza?

“Estremamente positivo. Ero molto giovane quando ho assunto la presidenza del consiglio comunale e questa esperienza è stata determinante per la mia crescita e formazione, personale prima di tutto, ma anche professionale. Mi ritengo molto soddisfatta della gestione dei lavori in questi cinque anni: come ho già avuto modo di dichiarare, ho trovato subito una stretta sinergia con entrambi i capogruppo, Marchetti per San Giustino Domani e Vitali per Patto Civico per San Giustino e poi con la consigliera Nocchi che è da pochi mesi subentrata nel ruolo fino ad ora ricoperto da Lucia Vitali; questo ha consentito di organizzare i lavori del consiglio comunale in modo ottimale, trovando sempre soluzioni nell’interesse generale. In consiglio i toni sono stati talvolta accesi, ma sono sempre stata in grado di ristabilire l’ordine per riportare il dibattito e naturale confronto politico entro i limiti democratici”.

Con quale attenzione la popolazione segue le attività che svolge il consiglio comunale?

“È necessario distinguere tra la presenza fisica dei cittadini alle sedute e i lavori del consiglio stesso che possono essere seguiti in streaming da casa. Nel primo caso, la presenza non è mai stata di particolare rilievo ed è stata generalmente legata alla discussione di un determinato tema che può interessare in modo particolare il singolo cittadino. Di contro, tutti i cittadini hanno la possibilità di seguire in streaming ed in diretta da casa tutte le sedute. Da oramai più di due anni, anche a seguito dell’esperienza Covid, l’amministrazione ha deciso di investire per rinnovare non solo gli spazi della sala del consiglio comunale, ma anche per dotare lo stesso di nuove strumentazioni tecnologiche che hanno consentito di migliorare la gestione del consiglio e la sua fruibilità online da parti di tutti i cittadini, per favorire la loro partecipazione seppur da remoto”.

Periodo Covid: come si sono svolti i lavori?

“La pandemia, avvenuta ad appena pochi mesi dal nostro insediamento, ha travolto tutto e tutti, così come i lavori del consiglio comunale. Nei primissimi mesi di pandemia, i lavori del consiglio stesso sono stati sospesi, perché i contagi e la loro mortalità erano terrificanti e, per tutelare l’incolumità di tutti i consiglieri comunali, si agiva in virtù del principio ‘rimandiamo tutto ciò che può e deve essere assolutamente rimandato’. Successivamente, stante il perdurare della situazione pandemica, in virtù dei D.P.C.M. adottati dal Governo Conte, abbiamo avuto il via libera per organizzare dei consigli in streaming, in cui tutti i consiglieri ed assessori potevano collegarsi al sicuro da casa per partecipare alle sedute e, allo stesso modo, i cittadini potevano seguirlo da remoto. Non è stato un periodo per nulla facile e garantire un confronto politico in un periodo in cui vigeva la regola del distanziamento sociale è stato difficilissimo. Le strumentazioni tecnologiche erano scarse ed inidonee a garantire un adeguato confronto e si è molto confidato sulle disponibilità dei singoli consiglieri che, per fortuna, si sono rivelate adeguate. I primi consigli comunali con tale modalità, seppur avessero pochi punti all’ordine del giorno, si sono rivelati lunghissimi ed estenuanti a causa delle connessioni internet che spesso saltavano, costringendo a dover rifare l’appello ogni volta per controllare l’effettiva presenza di tutti i consiglieri. Con l’estate, poi, e il parziale allentamento delle misure di sicurezza e di distanziamento, li abbiamo ripresi in presenza. Inizialmente, non potevano essere svolti nella sala del consiglio perché era un luogo chiuso non in grado di garantire il distanziamento obbligatorio; abbiamo, quindi, dovuto svolgerli prima all’aperto nella Sala Polivalente di Selci, poi negli stands del CVA di Lama con enormi difficoltà di organizzazione. Successivamente, grazie ad un ulteriore allentamento delle misure di sicurezza, siamo riusciti a tornare nella sede originaria, la casa comunale e, seppur sempre con delle limitazioni, ci siamo ricondotti gradualmente alla normalità. Nonostante il totale ritorno alla normalità con l’era Covid ormai alle spalle, parte delle commissioni, per garantire e facilitare la partecipazione dei consiglieri che lavorano durante la settimana, si svolgono in modalità telematica; mentre i consigli comunali si svolgono tutti in presenza, generalmente la sera alla 21. Dati alla mano: sono stati convocati 44 consigli, 20 commissioni urbanistiche, 14 commissioni sociali, 43 commissioni bilancio e 6 commissioni elettorali. Con l’occasione, ci tengo a rivolgere un doveroso ringraziamento a tutti i funzionari comunali che mi hanno aiutata e supportata, e che continuano a farlo, nello svolgimento del mio incarico”.

Consigli Comunali monotematici: se ne sono mai organizzati?

“Proprio per ricollegarsi al tema Covid nel gennaio 2022 è stato organizzato un consiglio comunale monotematico, in modalità streaming, sul tema sanità e gestione della pandemia in cui era presente, in rappresentanza della ASL Umbria 1 ed in qualità di direttrice del distretto sanitario Altotevere, la dottoressa Daniela Felicioni, figura di riferimento nella gestione della pandemia nel nostro distretto. Tale seduta ha rappresentato l’occasione per un confronto diretto di tutto il consiglio con una delle figure chiave della gestione, a livello sanitario, della pandemia ed un momento di confronto, anche istituzionale, formativo ed elevato”.

Quanto è importante coinvolgere i ragazzi nelle attività del consiglio comunale?

“È a dir poco fondamentale: la basi per una solida democrazia si costruiscono con la partecipazione, che parte fin da piccoli, e con la conoscenza delle principali istituzioni, sia quelle al vertice, sia quelle a più diretto e stretto contatto con il cittadino, come può essere il Comune. Mi sono resa conto che persino gli adulti non abbiano ben chiaro il funzionamento della macchina comunale e le funzioni che certi ruoli sono chiamati a svolgere; ad esempio, il ruolo del consigliere comunale, dell’assessore, della giunta e del consiglio comunale. Proprio per questo è necessario rivolgerci ai più piccoli per costruire, partendo da loro, le basi di una solida e consapevole democrazia. Nella pratica poi questo non è assolutamente facile. Il confronto, anche con la popolazione più giovane del nostro Comune, è sempre stato continuo e costante. Prima dell’inizio della pandemia, con notevole entusiasmo, avevamo iniziato a pensare all’istituzionalizzazione di un consiglio comunale per ragazzi: un progetto ambizioso che avrebbe portato alla formazione di un organo permanente di cui avrebbero fatto parte i ragazzi del nostro Comune che sarebbero stati eletti, con delle vere e proprie elezioni tra i ragazzi che frequentano le scuole medie. Un progetto la cui organizzazione avrebbe richiesto tanto lavoro sin da subito. Purtroppo, senza che questo voglia rappresentare un alibi, la pandemia e la didattica a distanza che ci ha lasciato solo poco tempo fa, non hanno consentito di poter dare gambe a questo programma. Magari, potrebbe essere portato avanti nella prossima consiliatura. Nell’aprile 2023, presso il Museo del Tabacco di San Giustino, abbiamo organizzato un consiglio comunale aperto con la partecipazione dei bambini delle classi IV e V delle scuole elementari del nostro Comune che hanno esposto i lori lavori dell’ambito dell’iniziativa promossa da Anpi ‘La valigia della memoria’. È stato un progetto importantissimo, di partecipazione di piccoli bambini in primis, e di riflesso anche dei loro genitori, alla vita democratica del Comune nel quale vivono, di sinergia fra scuola e territorio di grandissimo valore e levatura istituzionale”.

Redazione
© Riproduzione riservata
26/03/2024 10:34:06


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