Strade di Sansepolcro: viale Osimo e la circonvallazione le più pericolose
L'opinione dei biturgensi, che si soffermano anche su altre situazioni
Esistono strade con un certo grado di pericolosità nel centro urbano di Sansepolcro e quali sono? È la domanda girata ai biturgensi che abbiamo avvicinato nel mini-sondaggio effettuato e riportato stamani sul quotidiano "La Nazione"; le risposte fornite sono in buona misura concordanti su quanto da tempo si va sostenendo. Come ad esempio ribadisce Anna Rita Marini: “Viale Osimo e la circonvallazione di via Bartolomeo della Gatta, alle Forche, sono le direttrici più a rischio, perché – sottolinea – sono strade che invitano a premere di più sull’acceleratore e purtroppo c’è chi al volante non adopera sempre la necessaria prudenza. È vero che in via Bartolomeo della Gatta sono stati installati tre dissuasori concentrati nella parte dove si trovano le abitazioni ma, una volta superati, il problema riemerge. Un’altra strada molto frequentata, dove occorre prestare attenzione, è a mio avviso via del Prucino. Spero poi che l’amministrazione, come ha detto, metta mano al piano del traffico”. Leonardo Magnani punta l’indice su un caso più specifico: “Via del Frantoio e via Jacopone da Todi, due traverse di viale Osimo, sono per un tratto parallele ed entrambe a doppio senso, ma i cassonetti presenti limitano la visibilità a chi deve entrare in via del Frantoio, dove - nonostante i dossi - c’è chi osa un tantino di più. Ed ecco che si verificano gli incidenti: perché allora non variare il senso di marcia in queste due strade? La situazione di viale Osimo è nota, anche per i parcheggi ai lati e per il fatto che siamo in mezzo a una zona residenziale”. Chi invece esce un tantino dal contesto cittadino è Vasco Brugoni: “Avendo l’attività alla Montagna, è normale che parli di questa strada. Non sarà larga e trafficata, ma è comunque mancante del guard-rail in qualche tratto (come per esempio nel punto dove è uscito il pullman l’altro sabato) e inoltre vi sono alcuni ponti sui quali da tempo ho invitato il Comune a fare una verifica di stabilità. C’era un vecchio cartello stradale all’imbocco della strada (ora è stato tolto) che vietava il transito ai veicoli con carichi superiori a 70 quintali; bene, c’è chi passa anche con molto di più”. Più positivo Claudio Sacchi: “Ho girato abbastanza e vivo da non molto a Sansepolcro; fermo restando che si può sempre migliorare, la situazione della viabilità è “paradisiaca” rispetto a quanto ho notato altrove, nelle grandi come nelle piccole città”. Conclusione con Marco Guerrini Guadagni, che già da tempo aveva sollevato la questione: “Non appena la giornata giunge all’imbrunire, c’è da stare molto attenti dopo il ponte sul Tevere in direzione di Santafiora: la Senese Aretina non è illuminata e vi sono i tanti stranieri impiegati sui campi che rientrano in bici senza il fanalino. Qualcuno porta il giacchetto catarifrangente, ma serve a poco, perchè quando te ne accorgi potrebbe essere già tardi. Dotiamoli allora di un lume”.
Nella foto: un tratto di viale Osimo
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