Libia: stretta di mano tra Sarraj e Haftar a Palermo
Casalino: “Un passo storico”
«Posso dire che è un passo storico importantissimo». A mezzogiorno il portavoce di Palazzo Chigi, Rocco Casalino, fa il punto con i giornalisti e spiega che avere messo intorno al tavolo Haftar, Sarraj e gli altri attori regionali - da al Sisi al presidente tunisino - è stato difficile ma ha funzionato. «C’erano sorrisi molto ampi, più ampi che in altre occasioni» continua Casalino - «smile are very large» - traduce per gli stranieri. Ed effettivamente Haftar, il mattatore che aveva poco da guadagnare da Palermo ma molto da perdere a sottrarsi, si è concesso a Palazzo Chigi, ha parlato a lungo con Conte sia ieri notte sia oggi, ha stretto la mano al rivale al Sarraj e, riferisce Casalino, ha concesso qualcosa allo stesso Sarraj dicendo che «non si cambia il cavallo in mezzo al guado». Poi nel frattempo circolavano in rete le interviste concesse dall’uomo forte della Cirenaica alle tv arabe in cui negava di essere a Palermo per la conferenza e di aver fatto solo incontri privati ma fa parte del personaggio e del gioco, così è se vi pare. La conferenza era iniziata stamattina con un fuori programma a sorpresa: le immagini dei media arabi, da al Jazeera ad al Arabya, con l’incontro in corso tra il generale Haftar e il titolare del Governo di accordo nazionale al Sarraj, una tappa vera sulla road map pianificata dall’Onu e un gol vero per Palazzo Chigi che se ne è fatto artefice.
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