Approvato il decreto per Genova, rissa in aula e seduta sospesa per un gesto di Toninelli
Il ministro fa il gesto tifoso del pugno in segno di esultanza, ma è ripreso dalla Casellati
Il testo è stato approvato dal Senato con 167 voti favorevoli, 49 contrari e 53 astensioni. Il provvedimento era passato alla Camera il primo novembre, dopo una seduta notturna. Ma il clima in aula è di scontro e rissa. Il ministro Toninelli fa un gesto di giubili calcistico con il pugno serrato e la presidente Cancellati lo gela: «Toninelli ha alzato il pugno durante l’approvazione. Non venga più in quest’aula ad alzare i pugni! Non glielo permetteremo». Così il Senato ha sospeso per qualche minuto la seduta dopo l’approvazione del decreto Genova e altre emergenze, in un clima di bagarre. Poco prima, alcuni senatori del Pd avevano mostrato il fascicolo del provvedimento, con il presidente del Senato Casellati che ha subito chiesto di mettere giù i fascicoli. Il premier Conte su twitter scrive: «Risorse e aiuti concreti alle famiglie che hanno perso la casa, sostegno a imprese e cittadini. Avevo promesso che non avrei mai abbandonato la città in ginocchio. Il governo è al vostro fianco, Genova si rialza». «Sono costretta a riprendere alcuni atteggiamenti che non sono commendevoli e che non possono essere riprodotti in quest’Aula. Chiedo un atteggiamento corretto per il rispetto delle istituzioni, qui deve essere permesso a tutti di dire quello che vogliono ma a nessuno, dico nessuno, di avere atteggiamenti non commendevoli e rispettosi delle dignità di quest’Aula». Così il presidente del Senato Elisabetta Casellati ai senatori, non appena la seduta è ripresa, criticando la bagarre nata in Aula subito dopo l’approvazione del decreto Genova e altre emergenze, a cui ha partecipato il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, bersaglio di molte critiche in Aula.
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