Matteo Salvini graziato dal 5 Stelle sul caso Diciotti: niente processo
Il 59% dei votanti sul blog "grillino" si è espresso per il "no". Critiche le opposizioni
Il Movimento 5 stelle salva Matteo Salvini dal processo per il caso della nave Diciotti. E con lui anche la vita del governo. Dopo una giornata di caos sulla piattaforma Russeau, tra ritardi, false partenze e proteste dei militanti per le difficoltà a votare (e una nuova modifica ad un quesito volutamente confuso), alla fine ha vinto la realpolitik. Ma i numeri testimoniano che non è stata una scelta facile: su circa 52mila votanti (record di partecipazione per il blog grillino) i no al processo sono stati 30.948 (59,05%) e i sì 21.469 (40,95). Numeri ben lontani dai plebisciti del passato, come quello del maggio sul contratto di governo con la Lega che era stato approvato da oltre il 90% degli iscritti al M5S. In realtà, rispetto al quesito formulato, hanno vinto i sì: la domanda posta chiedeva infatti se aver trattenuto i migranti sulla Diciotti la scorsa estate fosse stata una scelta legata o meno «all’interesse dello Stato». La base grillina ha detto sì, come già avevano sostenuto Luigi Di Maio, Giuseppe Conte e Danilo Toninelli, le cui memorie sono ora all’esame della procura di Catania per valutare se anche loro debbano essere indagati al pari di Salvini.
Critiche le opposizioni: «I parlamentari M5S se la sono cavata, non è colpa loro la decisione, possono continuare a stare a braccetto con la Lega», dice Silvio Berlusconi. E il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci: «Era già tutto previsto, l’oracolo di Casaleggio salva Salvini dai giudici, facendo anche capire che la decisione non era scontata per gli iscritti. I principi storici del M5S sono stati totalmente sconfessati».
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