Sardegna, centrodestra trionfa. Altro flop per Di Maio: il M5s crolla
Schiacciante vittoria di Solinas sul candidato di centrosinistra Zedda
In Sardegna il centrodestra ottiene una vittoria schiacciante. Confermando gli exit poll pubblicati ieri sera, il senatore sardista eletto con la Lega, Christian Solinas, conquista il 47,57% delle preferenze mentre il sindaco metropolitano di Cagliari, Massimo Zedda, appoggiato da una coalizione di centrosinistra, si ferma al 33,28%.
Luigi Di Maio colleziona, invece, un'altra, pesantissima sconfitta: Francesco Desogus, il candidato del Movimento 5 Stelle, è appena all'11,28% bruciando alemeno il 65% dei voto incassati alle elezioni politiche di appena un anno fa.
Ieri è andato a votare soltanto un sardo su due. Proprio come cinque anni fa. Ma, come è già stato per il voto in Abruzzo, big politici e osservatori hanno attribuito la valenza di un test nazionale, sia per gli equilibri di governo sia in vista delle europee di fine maggio. E il dato che emerge dal voto di ieri incorona un'altra volta il centrodestra quale forza trainante del Paese. Solinas ha, infatti, incassato il 47,95% delle preferenze, mentre il dem Zedda si è fermato al 33,79%. Entrambi i candidati più votati sono destinati a entrare comunque in Consiglio regionale, anche se uno dei due sarà solo consigliere, ammesso che non scelga di mantenere la carica che già ricopre. Il candidato del Movimento 5 Stelle è nettamente staccato rispetto agli altri. Desogus non va, infatti, oltre l'11,11%.
Il voto si è polarizzato, a spese soprattutto dei Cinque Stelle, ma anche delle formazioni indipendentiste, che restano lontane dalla soglia del 5% necessaria per entrare in Consiglio regionale. Per quanto riguarda le liste, il centrodestra incassa il 52,05% con la Lega che conquista il 11,87% delle preferenze e si conferma primo partito della coalizione. Seguono il Partito sardo d'azione col 10,08%, Forza Italia con l'8% e Fratelli d'Italia col 4,92%. Il centrosinistra, invece, si attesta sul 30,23% con il Partito democratico che prende il 13,05% e si conferma primo partito della coalizione e della regione. Il Movimento 5 Stelle, infine, non sfonda nemmeno la soglia del 10%, ma si ferma al 9,67%.
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