Sport Nazionale Motociclismo (Nazionale)
Cairoli: "Vincere non basta mai: il 10° titolo è l'obiettivo"
Il campione del mondo, in pausa invernale dopo la splendida stagione, è pronto a un grande 2018
Una festa milanese con tanto di discoteca Gate di via Valtellina trasformata in teatro di uno show sulle due ruote. L’occasione per brindare a un anno indimenticabile in cui brillano il 9° titolo mondiale nel motocross e il matrimonio con Jill Cox. Tony Cairoli sabato notte ha incontrato amici e tantissimi fan. Un abbraccio caloroso. Va in archivio un 2017 ricco di gioie, mentre il pilota messinese classe 1985 progetta un 2018 caratterizzato da nuove sfide. Primo obiettivo il 10° titolo mondiale con le ruote tassellate. E poi i test con la Red Bull di Formula 1 in primavera. L’incontro a Milano con Cairoli va in scena all’Hotel Tocq, un happy hour prima che inizi il "Celebration Party" in discoteca sponsorizzato da Red Bull, con tanto di red carpet e special guest in consolle i Vinai. Tanti spunti: dalla rivoluzione elettrica alle vacanze di Natale sulla neve, fino al calcio, tra il tifo per la Juve e gli amici pro Dybala e Strootman.
Fine anno, momento di bilanci. Per Cairoli un 2017 da incorniciare…
"Bilancio positivo, fatto il massimo delle nostre possibilità, certo gli infortuni degli anni passati, specialmente quello dell’anno scorso, non si sono risolti appieno, ma sono contento e sto lavorando a livello fisico per essere ancora più in forma nel 2018, colmando ciò che posso migliorare ancora. Come? Vincere più gare, nel 2017 si è vinto abbastanza, il campionato soprattutto, ma sarebbe un piacere essere primo in più gare. Nella vita privata il momento più bello dell’anno è senza dubbio l matrimonio con Jill, nelle corse il campionato in Mxgp".
Non ci si abitua mai a vincere?
"Ogni anno ho la fortuna di trovare nuove motivazioni, la voglia di portare a casa il decimo mondiale mi spinge ad allenarmi duramente e dare tanto gas. Il Mondiale 2018 è l’obiettivo. Le gare aumentano a 20, rispetto alle 18 del 2017. Per fortuna la tecnologia avanza, ma più a rilento rispetto ad altri sport motoristici, nel cross rimane sempre molto importante il pilota rispetto ad altri campionati dove il mezzo o le gomme fanno la differenza. Nel motocross abbiamo la fortuna che l’approccio può ancora essere diciamo più casereccio e avere ottimi risultati a livello mondiale. Avversari da battere? Il mio compagno di squadra Jeffrey Herlings, olandese, un fenomeno sulla moto, già due volte campione del mondo nella classe minore, e poi i campioni Mxgp 2016 e 2015. Per il 2018 segreti relativi alla moto non ce ne sono, è nuova, ma non abbiamo ancora completato i test che finiranno a metà gennaio, vedremo. Fino al 23 dicembre sarò in moto e anche il 27-28 sulla nostra pista privata vicino Roma".
Sabato sera la festa in discoteca, mentre a Natale dove sarà Tony Cairoli?
"Bello fare festa con tanti amici e tifosi, e sponsor con cui stiamo insieme da tanti anni. Il 25 sarò in famiglia, poi dopo il 28 dicembre e Capodanno sulla neve, non a sciare, ma stare a mollo nell’acqua calda, al Sestriere, con gli amici, finalmente l’occasione per stare in compagnia con gli amici che vedo poco durante l’anno".
Come ormai da tradizione, Cairoli dedica il fine stagione ai rally, tra Monza e Bologna. Mentre nel 2017 ha provato la MotoGP con Ktm, e nel 2018 farà un test con la Red Bull di Formula 1. Semplice divertimento? O prove per un futuro in un altro campo?
"Il rally è una passione che mi accompagna da quando ero piccolo, mi sto dilettando in questi eventi, che non sono veri e propri rally, ma è sempre bello usare queste auto, con risultati che migliorano ogni anno, siamo sempre più competitivi. Bello aver provato la Ktm di MotoGP, il massimo della tecnologia nel mondo delle moto su asfalto. La F.1 un regalo di Red Bull che avevo chiesto da molto tempo, faremo questo test in Austria, verso metà maggio-inizio giugno. Passare da un campionato a un altro, quindi cambiare disciplina, non è facile, ma potrebbe essere uno stimolo. Andare in un altro campionato pensando di vincere è davvero difficile, invece partecipare all’evento per fare un buon risultato è più realistico".
Cosa pensa dell’elettrico, ormai in voga tra gare a quattroruote come la Formula E e altri settori? Arriverà nel motocross?
"Iniziano a esserci le prime moto da cross elettriche, ma un campionato vero e proprio manca ancora, arriverà in futuro immagino, spero più in là possibile perché il motore della moto, sentirlo girare, è ciò che ti dà più adrenalina. Spero non arrivi troppo in fretta".
Segue il calcio? Che idea si è fatto della mancata qualificazione dell’Italia al Mondiale 2018?
"Lo pratico molto, gioco calcio a 5 in settimana con gli amici, ruolo attaccante. Mi piace, ho poi tanti amici che giocano in Serie A, Kevin Strootman, Felipe Anderson, Paulo Dybala, Andrea Bertolacci. Mi invitano spesso allo stadio sia alla Juve, di cui ho fatto e faccio tuttora il tifo, più che altro perché sono amico di famiglia di Rampulla, ex portiere della Juve negli anni Novanta, che è stato il padrino di mio nipote, e sono cresciuto juventino. Allo stadio ci vado però anche a vedere i match degli altri amici. L’Italia fuori dal Mondiale? Penso sia un po’ uno scandalo la mancata qualificazione, con tutto il seguito che abbiamo per il calcio, forse abbiamo nel campionato troppi stranieri e tanti italiani giovani costretti ad andare all’estero, forse coltiviamo poco i nostri talenti. E alla fine per un caso, l’allenatore che sceglie la formazione sbagliata, o per un altro, i talenti dispersi e non valorizzati, succede che non ci qualifichiamo. Ci dovrebbero essere regole della Figc pensate per valorizzare il calcio italiano prevedendo un numero di atleti italiani in campo". (Gazzetta)
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